M5S e Lega i veri vincitori di queste elezioni. Il Carroccio triplica i propri voti rispetto a cinque anni fa, secondo l’Istituto Cattaeno.
La Lega infatti ottiene 5.634.577, incrementando i propri voti di oltre 4 milioni, così triplicandoli rispetto al 2013. Questo dato in termini di rappresentanza segna il primato rispetto al partito di Silvio Berlusconi (17,5% vs. 14,1%).
L’Istituto Cattaneo segnala, dal punto di vista geo-politico, le percentuali significative ottenute in alcune regioni meridionali, verso cui storicamente si rivolgevano gli strali della Lega di Bossi-Maroni-Salvini.
Infatti, il Carroccio al Sud ottiene comunque percentuali di consenso discrete, se non più che buone in diversi casi (5,2% in Sicilia, 5,7% in Calabria, 6,2% in Puglia, 6,3% in Basilicata, 8,9% in Molise e 10,9% in Sardegna).
In totale la coalizione di centro-destra incrementa i consensi di quasi 1,9 milioni (da 10.109.065 nel 2013 a 11.998.879 nel 2018), ossia una crescita di 18,7 punti percentuali rispetto ai valori assoluti di cinque anni fa.
Forza Italia, che nel 2013 aveva perso quasi metà dei propri consensi sul 2008, continua la discesa passando da 7.332.134 voti a 4.535.742, ossia una variazione negativa pari al – 38,1%.
Oggi i voti delle camicie verdi pesano oltre il 50% nel contesto dell’intera coalizione di centro-destra. Gli equilibri all’interno del centrodestra dunque cambiano, si ribaltano: per la prima volta dal ’94 non sarà Silvio Berlusconi a detenerne la leadership.