A loro potete toccare tutto, ma non gli stipendi. Sono i parlamentari italiani, che tengono ai propri stipendi ancor più che al patto stabilito con gli elettori. Almeno così pare, a giudicare dai loro comportamenti. Ora anche la Lega contesta che parla di diminuzione degli stipendi di deputati e senatori. Lo fa con Piergiorgio Stiffoni, senatore del Carroccio, che se da una parte ammette che è giusto che "i nostri emolumenti siano nella media europea", dall’altra si chiede: forse che gli italiani "vogliono una classe politica di sciattoni? E’ una scelta che si puo’ fare, ma mi sembra che un certo decoro ci debba essere anche di chi lavora in Parlamento". E poi se la prende con i giornalisti anti-casta, "i vari Rizzo e Stella che evidentemente sono i portatori d’acqua di certa antipolitica", un’antipolitica che è peggio di quella dei grillini, secondo il leghista, perchè arriva "da certe lobby europee, alle quali interessano poco parlamenti nazionali e democrazia: e allora si’ che sono problemi!".
Vogliamo uccidere "la nobile arte della politica?", quella a cui "parecchi quotidiani che oggi starnazzano si sono attaccati per far arrivare contributi pubblici?". La Lega non lo permetterà, non vincerà "l’Europa dei burocrati". Altrimenti, visto che si sta decidendo di eliminare le Province, venga cancellato allora anche il Parlamento nazionale, che tanto "secondo questi innominati non serve a niente…".
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