La ‘Festa dei popoli padani’ a Venezia oggi ha visto protagonisti, fra gli altri i due Roberto leghisti, Calderoli e Maroni, che al contrario di ciò che scrivono certi giornali, non sono affatto l’uno contro l’altro. Il ministro dell’Interno lo dice chiaro: "Voglio ringraziare oggi il ministro Calderoli: lo ringrazio perche’ e’ un grande lavoratore; non ho mai visto uno che lavora tanto come lui anche di notte". E poi aggiunge: "Leggo spesso sui giornali che io sono contro di lui e lui contro di me. Sono tutte balle, non leggeteli!"
Da parte sua il ministro della Semplificazione sottolinea, in maniera forse troppo colorita: "I giornalisti che continuano a scrivere che ci sono divisioni nella Lega ci hanno spaccato i coglioni!". E scatta l’applauso della platea presente alla festa della Lega.
Chiarito che nella Lega "va tutto bene", Maroni ammette che nella situazione politica che oggi si vive in Italia andare avanti non è facile, ma "per noi il governo non e’ un mezzo ma un fine per combattere la nostra battaglia sul federalismo, ci saremo finche’ ce lo dira’ Umberto Bossi". Purtroppo "mentre noi ci danniamo l’anima, la politica romana si occupa di complotti di palazzo, il fango gettato da settimanali e siti internet, da mascalzoni di Roma e di Milano. Questo mondo – sottolinea – non ci appartiene".
Calderoli gli fa eco: la Lega si occupa di politica, gli altri fanno gossip. "Il governo e’ un governo politico, mentre tutti gli altri sarebbero inciuci. La maggioranza e’ parlamentare e noi abbiamo come obiettivo quello di restare fino alla fine". E poi aggiunge: "Ricordatevi tutti che senza Bossi noi non saremmo un cazzo. Nessuno di noi sarebbe nulla senza di lui". E’ stato il Senatur, confessa Calderoli, "che mi ha fatto scoprire i veri valori della vita".
Discussione su questo articolo