Manifestazione della Lega a Roma, davanti al Campidoglio, per lanciare un messaggio chiaro al sindaco della Capitale, Ignazio Marino: “vai a casa, Roma merita di più”. C’è anche Matteo Salvini, ovviamente, che non usa mezzi termini per dire che Marino è inadeguato a ricoprire il ruolo di sindaco. "Tra buche nelle strade, scippi, mezzi pubblici disastrati, Roma non e’ Roma. Spero che i romani possano votare al piu’ presto per un sindaco che sappia fare questo mestiere. Marino sara’ la persona piu’ onesta del mondo, ma non e’ adatto a fare il sindaco". "Roma deve avere un sindaco migliore di Marino. Spero di aiutare i romani a riprendersi la loro città, perchè Marino e’ una calamità".
Salvini ribadisce forte e chiaro il no ad eventuali alleanze con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. ”Come possiamo allearci con chi ha affamato le Regioni e lascia che i clandestini invadano il Paese? Noi non saremo mai con Ncd, poi Berlusconi farà le sue scelte”. Per ciò che riguarda il Carroccio in Veneto: “Tosi potra’ fare il governatore dopo il secondo mandato di Zaia. A me importa solo la conferma di Zaia alla guida del Veneto. Non ci sono due anime, ci sono solo i militanti veneti che vogliono eleggere Zaia". Detto questo, il sindaco di Verona non e’ fuori della Lega, assicura Salvini, e non rischia di esserlo.
Durante la manifestazione al Campidoglio il Matteo padano viene contestato da un gruppo di manifestanti targati Sel: “Io rispetto il pensiero di chi contesta. Spero che i cortei" contro la Lega "siano pacifici e che chi deve garantisca la sicurezza".
A chi gli domanda se con la Lega scendera’ in piazza anche Casa Pound, il leader del Carroccio replica cosi’: "Con tante altre persone. In piazza sabato andranno avvocati professionisti, lavoratori, gente di destra, di sinistra, grillini. Io non chiedo tessera di partito".
CONTESTATO "Salvini a casa, via i razzisti dalla Capitale". Questo lo striscione esposto da alcuni militanti di Sel che hanno accolto cosi’ in piazza del Campidoglio il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. "Non sei il benvenuto", urlano i militanti. La protesta all’ingresso di Salvini nella piazza blindata e presidiata dalle forze dell’ordine.
"Non rispondo su quattro poveretti", dice Salvini, replicando ai cronisti che gli chiedono un commento sulla contestazione nei suoi confronti. "Sono qui perche’ spero di aiutare i romani a riprendersi la propria citta’ perche’ il sindaco Marino e’ inadeguato ad amministrare una citta’ bellissima. Perche’ sono a Roma? Vado dove mi chiamano, io non mi autoinvito".
Matteo lascia il Campidoglio mentre i contestatori Sel gli danno del ”buffone”, ”fascista” e ”razzista”. Imboccando la scalinata che lo porterà via dalla sede del Comune capitolino il leader della Lega passa vicino alle studentesse che lo hanno contestato e, provocatoriamente, manda baci verso di loro. Un gesto che scalda ancora di più le donne salite in piazza del Campidoglio che iniziano a inveire e lanciare insulti contro il numero uno del Carroccio.
PD ROMA, “LEGA DEI RICICLATI” "Fa sorridere l’immagine di Salvini che si presenta sotto al Campidoglio accompagnato da una pletora di riciclati, ex Forza Italia, ex Ncd, ex Pdl, e ancora ex Forza Italia. Erano berlusconiani di ferro, protagonisti del disastro dell’era Alemanno, poi si sono scoperti alfaniani di Governo, poi hanno rifondato il gruppo di Forza Italia, oggi si riciclano con Salvini, ma anche con lui hanno gia’ avuto due sigle, prima Lega dei popoli poi Noi con Salvini". Lo dichiara il presidente del Partito democratico di Roma, Tommaso Giuntella. "Per fortuna questo percorso esilarante e’ tutto documentato dall’Aula di Consiglio, alla quale ogni volta e’ stato segnalato il cambio di sigla. Forse e’ per questo che non erano piu’ di 20 persone – conclude Giuntella – Ho un suggerimento per Salvini: per fare prima la chiami Lega dei riciclati".
BRIATORE MINISTRO TURISMO In mattinata Salvini ha partecipato ad Agorà su Rai3. “Facciamo Flavio Briatore ministro del Turismo, sicuramente farebbe molto meglio di tanti altri", ha proposto. Lasciando lo studio Briatore ha poi ironicamente chiesto a Salvini: "Quanto paghi?". "Poco", la replica del leader leghista, "ma molto onore".
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