Concludere la legislatura nel 2015, a questo punto, e’ ‘difficile’. Anzi, forse e’ ormai il caso di ‘valutare l’abbinamento’ di elezioni regionali anticipate alle elezioni politiche del 2013 per aprire una stagione nuova. E’ questo il messaggio che il Consiglio federale della Lega ha indirizzato oggi all’alleato Roberto Formigoni, il presidente della Lombardia coinvolto in un’inchiesta giudiziaria sul mondo della sanita’. I leghisti hanno alzato la voce, dunque. Ma per il momento, anche perche’ e’ alle porte un congresso delicato per gli equilibri interni, non sembrano decisi a fare alcuna mossa per far cadere subito la Giunta lombarda e magari spianare la strada al centrosinistra. ‘Mi pare che tutto quello che e’ successo renda piuttosto difficile pensare che si possa continuare fino al 2015′, ha detto Roberto Maroni arrivando in via Bellerio. Il segretario in pectore ha spiegato che, oltre alla questione giudiziaria che ‘spetta ai giudici’, ce n’e’ una di ‘opportunita’ politica che rende difficile o addirittura impossibile continuare’. Il Federale ha sposato la sua linea. ‘Nelle prossime settimane, dopo il congresso che decidera’ anche delle alleanze – hanno riferito Andrea Gibelli, il vice leghista di Formigoni, e il capogruppo in Regione Stefano Galli – faremo ulteriori valutazioni, fra cui l’eventuale abbinamento di elezioni anticipate in Regione ed elezioni politiche nel 2013′. Lunedi’ potrebbe gia’ esserci un faccia a faccia con Formigoni.
Individuato l’orizzonte temporale per cercare di uscire dall’impasse, i leghisti non si sono spinti oltre, attendendo le decisioni dell’alleato anche per gestire la transizione in modo soft. Formigoni oggi non ha commentato le novita’ politiche. Il capogruppo del Pdl al Pirellone ha fatto pero’ capire come la pensano da quelle parti. ‘Visto l’attacco mediatico senza precedenti al quale siamo sottoposti, e’ doveroso che la Lega chieda di vedere chiaro – ha detto Paolo Valentini, capogruppo del Pdl al Consiglio regionale -. Ma quello lombardo e’ un modello che anche in Veneto e Piemonte ha garantito governabilita’ e buoni risultati: prima di accantonarlo e’ necessaria una riflessione’.
Dunque, l’equilibrio nella maggioranza di centrodestra sara’ anche precario, ma per ora non si tocca. Ed e’ soprattutto per questo che nelle opposizioni di centrosinistra c’e’ prudenza sulle reali intenzioni leghiste, pur essendo tutte d’accordo (tranne l’Udc) che il voto anticipato sia la soluzione giusta. Chiara Cremonesi, di Sel, ha sfidato la Lega a votare una (nuova) mozione di sfiducia a Formigoni, ma non si tratta di un’iniziativa condivisa da tutte le minoranze. L’impressione e’ che una mozione di sfiducia possa ricompattare la maggioranza, quindi meglio aspettare gli sviluppi. Il capogruppo del Pd, Luca Gaffuri, ha comunque confidato la ‘sensazione che questa Lega attendista cerchi in tutti i modi di tenere in piedi la baracca, perche’ con il voto rischia di farsi molto male’.
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