Sono circa le 15.30 quando di un mercoledì di primavera quando Matteo Salvini lascia la Camera dopo un passaggio di saluto al convegno organizzato da Forza Italia sulla direttiva Bolkenstein sugli ambulanti. “Ho un aereo per Catania, alle consultazioni andranno i capigruppo”. Consultazioni senza leader, dunque, per il Carroccio. E senza alleati.
Infatti le diverse forze politiche del centrodestra questa volta hanno deciso di avviare consultazioni separate. Proprio in questi minuti il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è a palazzo Giustiniani dove sta incontrando il presidente del Senato Elisabetta Casellati, incaricata dal Capo dello Stato di sondare le possibilità di formare un governo tra il centrodestra e il Movimento 5 stelle. Con Berlusconi partecipano all’incontro anche le capigruppo di Camera e Senato Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.
La delegazione di Fi guidata da Silvio Berlusconi è a colloquio con la seconda carica dello Stato per verificare la praticabilità di una maggioranza di governo di centrodestra e M5S, mentre a pochi metri di distanza in una sala prossima al Salone degli Specchi dove è stata allestita la sala stampa, i capigruppo del Carroccio Giancarlo Giorgetti e Gianmarco Centinaio, precedentemente ricevuti da Casellati, sono in riunione per, verosimilmente, stilare la dichiarazione da rendere ai giornalisti.
Intanto sui social un Salvini perplesso si chiede: “I grillini continuano a dire ‘O comandiamo noi o non si fa niente. E magari andiamo insieme al Pd’. Mah, io non li capisco… Un po’ di umiltà non guasterebbe”.
Il fatto che però Salvini non partecipi alle consultazioni fa storcere il naso a più di qualcuno. A Maurizio Martina, per esempio, segretario reggente del Pd, che retoricamente si chiede: “Se uno che vuole governare l’Italia non si presenta, allora vuol dire che siamo ancora al gioco tattico?”.
Poco fa il Matteo padano è arrivato a Catania, presso l’International Airport Hotel dove ha trovato ad attenderlo numerosi giornalisti, esponenti politici e attivisti.