Apprezziamo la battaglia di Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, a favore della cannabis libera. Noi di ItaliachiamaItalia.it siamo da sempre antiproibizionisti e per una regolamentazione. Per togliere soldi alle mafie, per assicurare entrate allo Stato attraverso le tasse sulla ganja e per altri mille motivi che abbiamo spiegato più volte sul nostro giornale. Succede, però, che Della Vedova è anche Sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo. Ma lui pare essersene dimenticato.
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Oltre confine è un disastro, la rete consolare è scoppiata, i nostri connazionali sono costretti a fare salti mortali per rinnovare un passaporto, per registrare la nascita di un figlio, per autenticare una firma… Per non parlare dei turni per la domanda di riconoscimento di cittadinanza italiana: un vero e proprio incubo.
Non è possibile continuare così. È necessaria una scossa. Ma l’attuale governo non sembra affatto interessato a cercare soluzioni ai tanti problemi che affliggono gli italiani all’estero. Ancora costretti, tra l’altro, a pagare l’Imu sulla loro prima e unica casa in Italia, per giunta tassata come fosse la loro seconda abitazione. Non è giusto.
Tutto questo mentre i nostri eletti all’estero, nella stragrande maggioranza dei casi, dormono sonni tranquilli, coccolati dal loro stipendio di lusso, interessati soltanto ad arrivare fino a fine legislatura per non perdere il diritto alla pensione; ci gettano sabbia negli occhi con i loro comunicati, ma la loro prima preoccupazione è quella di assicurarsi un posto sulla giostra anche al prossimo giro, quando si ritroveranno un Parlamento dimezzato e tante poltrone in meno su cui appoggiare le loro onorevoli natiche.
Ha ragione Fabio Porta, già deputato Pd e coordinatore del Pd in Sud America: la qualità degli eletti all’estero in questa legislatura è la più bassa di sempre. Ovviamente non facciamo di tutta l’erba un fascio, perché generalizzare è sempre sbagliato. Ma pensiamo solo che c’è chi, tra loro, di fatto non mette piede in Parlamento da quasi due anni, però lo stipendio mensile di migliaia di euro gli arriva lo stesso. È il caso, per esempio, dell’On. Luis Lorenzato, eletto con la Lega in Sud America, giusto per non fare nomi.
Questo governo ha dimostrato ampiamente di fregarsene totalmente degli italiani nel mondo. Vedremo alla prossima legge di Stabilità quali risorse verranno garantite al mondo dell’emigrazione e al Sistema Italia all’estero, anche alla luce dei miliardi di euro del PNRR.
Noi come giornale possiamo anche essere un po’ impulsivi e magari troppo aggressivi, a volte, ma di certo non siamo fessi. Non ci facciamo fregare dalle belle parole del premier Draghi, che parla di tutto tranne dei sei milioni di italiani che vivono fuori dallo Stivale, né dalla pacatezza del Sottosegretario Della Vedova, più interessato alla marijuana libera che a rafforzare la nostra rete diplomatico-consolare. Siamo stufi. Di aspettare, di chiedere che i nostri diritti di italiani all’estero vengano rispettati. Stanchi di essere completamente ignorati da tutti, o quasi.
Qualcuno ci dice che il nostro giornale dovrebbe abbassare i toni, che dovremmo essere più misurati, più comprensivi, più elastici, perché altrimenti… Altrimenti cosa?
Noi non abbiamo paura.
Io non ho paura.
@rickyfilosa