L’economista Nino Galloni, vice presidente del Movimento Roosvelt, sulla vicenda dei minibot parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Nelle proposte che sono circolate si tratta di moneta fiduciaria, quindi il creditore potrebbe rifiutarle, se fossero invece a circolazione forzosa o meglio corso legale il creditore non le potrebbe rifiutare. Ovviamente per essere legali bisognerebbe che circolassero solo in Italia, potrebbe anche essere riportata la dicitura: il presente effetto può circolare solo in Italia. Questa è una cosa fondamentale su cui Draghi non è stato chiaro. Sarebbe invece illegale emettere moneta a corso legale che sia tale in tutta l’UE”.
“Noi ci siamo impegnati a non emettere Euro. I minibot sarebbero delle Statonote, non banconote, quindi non c’entrano niente con ciò che riguarda la Bce e Draghi. Se invece fossero fiduciarie il creditore le può rifiutare. Ad esempio, se io aspetto il mio tfr dall’Inps e mi offrissero 200mila euro di minibot probabilmente non sarei molto contento, preferirei fare una compensazione col mio debito del mutuo residuo. Mi pare si siano fatte delle polemiche un po’ astruse”.
“Chi ha parlato di soldi del Monopoly è un cretino, non sa niente di moneta e di economia e forse neanche di industria, infatti quelli di Confindustria sono i principali responsabili del decadimento industriale del Paese, se stessero zitti farebbero meglio. La moneta parallela come i minibot, ma anche Statonote a corso legale, è l’unico modo che abbiamo per sostenere l’Euro, per difendere l’Euro. Io mi aspetterei delle critiche alla moneta parallela da parte dei fautori dell’uscita dall’Euro e dall’Ue, per esempio l’avv. Marco Mori che è uno di questi, è contrarissimo ai minibot perché lui è per l’uscita subito dall’Euro e dall’UE. Gli anti-Euro hanno capito che queste forme di moneta parallela saranno una valvola di sicurezza, una valvola di sfogo per la tenuta del sistema Euro. Il problema che c’è dietro la rabbia di Draghi è molto semplice: lui capisce di poter controllare la liquidità complessiva, ma non la sua distribuzione. All’economia reale non arriva niente, va tutto alle banche e all’economia finanziaria e lui non riesce a distribuirne un po’ all’economia reale. Le banche non fanno credito in Italia alle piccole imprese. Se le piccole imprese non hanno più accesso al credito, tanto che fanno il credito fai da te, le criptovalute e le monete complementari, è chiaro che le nostre banche sono costrette a rispettare i criteri di Basilea in base ai quali hai un basso rating se hai bisogno di un prestito, quindi è impossibile che arrivi all’economia reale la liquidità che la Bce crea. L’economia reale soffre e i minibot sarebbero un modo per ridare un po’ di liquidità al sistema. Quindi i minibot sono una cosa necessaria”.
Conte dice che la proposta dei minibot non è mai stata portata a Palazzo Chigi. “Ragionando in termini di probabilità i minibot non si faranno e peggiorerà la situazione sociale con le sue tensioni. Si perde una grande occasione. L’abbiamo sfruttata parlandone. Abbiamo sdoganato un percorso sulla moneta, anche se c’è un po’ di confusione perché cosa sia la moneta non è chiaro a tutti”.