Claudio Borghi, economista della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha spiegato che ammonta a 68 miliardi il conto pagato dallo Stato per le banche. “E’ un conto che fa una rabbia enorme soprattutto perchè è dovuto a situazioni evitabili e facilmente leggibili. I buchi nelle banche – ha proseguito il leghista – non sono dovuti solo al malaffare. La maggior parte di questi 68 miliardi deriva da due fattori chiarissimi ed evitabilissimi: austerità e bail in”.
“L’austerità, inaugurata negli ultimi mesi del governo Berlusconi e poi portata avanti da Monti, ha pompato denaro fuori dal sistema economico, a botte di tagli e tasse ha portato al fallimento di una marea di imprese. Il fallimento dell’impresa si riversa poi sulla banca perchè se l’impresa fallisce non restituisce i prestiti ricevuti. Una volta che si crea il buco, interviene la legge sul bail in. Una banca che magari si troverebbe una situazione di difficoltà risolvibile con un immediato aiuto di Stato, diventa invece pericolosa e così i correntisti scappano”.
Renzi vorrebbe abolire il fiscal compact. “Renzi dovrebbe innanzitutto essere votato dato che non è più al governo e non fu votato neanche quando era al governo. Rimettere nel Paese nelle mani di un buffone di tal livello vuol dire che le opposizioni non hanno fatto il lavoro che doveva essere fatto. Renzi ha votato il fiscal compact, ha approvato il bail in, adesso si rende conto che erano degli errori. Adesso dovrebbe ridare la parola agli italiani con le elezioni. L’Europa non ci sta dando niente, siamo noi che gli diamo, non capisco perché dovremmo avere un atteggiamento sottomesso”.
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