Le Sardine ed il loro leader Mattia Santori chiedono il “Daspo social” per chi diffonde odio. In poche parole, per Santori e compagnia si dovrebbe “associare ad ogni profilo social l’identificazione ed introdurre un provvedimento di espulsione a vita per chi viola le regole della convivenza civile in rete”. In pratica, Santori e soci vogliono istituire uno “Stato di polizia”.
Ora, stando così le cose, queste regole dovrebbero essere applicate anche per le stesse Sardine, tra le quali vi sono personaggi che di certo non usano toni pacifici nell’esprimersi. Inoltre, non si è mai visto un movimento che manifesta contro l’opposizione. Una cosa del genere non si è mai vista neppure in Paesi come la Cina o il Venezuela. Di norma, o si manifesta con il governo o con l’opposizione. La manifestazione contro l’opposizione non si è mai vista fino ad ora.
L’opposizione non ha responsabilità di governo. Ciò che l’opposizione fa non influenza tanto la vita delle persone quanto ciò che fa il governo. Questo la dice lunga sulle Sardine, un movimento di persone che si dicono democratiche ma che sono per una “democrazia limitata”. I fatti lo dimostrano.