Dall’Emilia Romagna il movimento delle sardine si sta espandendo in tutta Italia ed è arrivato anche a Roma. Il promotore del gruppo Facebook “Sardine di Roma” è Stephen Ogongo, originario del Kenya, giunto in Italia per motivi di studio 25 anni fa, oggi docente dell’università Gregoriana, ma anche giornalista e caporedattore di dieci testate del gruppo “Stranieri in Italia”, nonché fondatore del movimento antirazzista “Cara Italia”.
Ogongo è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
“La pagina Facebook è nata due giorni fa e siamo già arrivati a 86mila persone – ha affermato Ogongo -. E’ una bellissima sorpresa anche per me, che dimostra che la gente ha bisogno di esprimersi, di contrastare questo clima di odio che purtroppo qualcuno sta cercando di utilizzare per arrivare al potere”.
“Roma è la capitale d’Italia e da qui deve partire un messaggio fortissimo a chi alimenta l’odio. Non possiamo permettere all’odio di conquistare la capitale d’Italia. Dovremo individuare una piazza molto grande che potrà contenere tutte le persone che pensiamo verranno. Sarà un momento storico che porterà le persone a vivere un’atmosfera dove non esiste l’odio”.
“Quando ci vedremo col comitato organizzativo cercheremo di capire quale sarà la data più adatta. Vogliamo battere Bologna, Roma è la capitale, una città stupenda dove deve regnare l’amore”.
“Salvini? Io ho chiesto la chiusura della sua pagina. E’ una battaglia vinta a metà, perché la nostra campagna che sfidava facebook a chiudere queste pagine di Salvini in qualche modo è riuscita a fargli moderare il tono e il linguaggio che usano. Hanno cambiato completamente il loro modo di usare i social. Basta analizzare i suoi post prima di luglio e quelli che fa da dopo la nostra campagna e si nota una grande differenza. E’ una vittoria, perché sa che c’è qualcuno che osserva attentamente quello che fa”.
“Dietro il Movimento delle Sardine c’è il PD? Questa si chiama macchina del fango. Questo è un movimento spontaneo, che nasce dalla base, da persone che vogliono dire alla politica: cercate di creare una società dove si possa vivere in armonia. Ci paragonano ai girotondi? Pensano che dureremo poco, ma non è così. Questo è un movimento che non si esaurisce con un flash mob, continueremo a sviluppare le idee, chiedere a chi governa di fornire risposte efficaci ai problemi del Paese. Non finisce tutto con la piazza, la piazza è il punto di partenza”.