In verità Matteo Salvini sembrerebbe un po’ frenato ed impaurito dai primi colpi di reni che lo avevano dato in pole per il voto anticipato ad ottobre, subito dopo la sfiducia nei fatti – ma non formale – nei confronti del Governo.
Salvini non ha ritirato i ministri della Lega dal Governo e questo la dice lunga sulle sue reali intenzioni, nonostante il continuo tour elettorale che in questi ultimi giorni ha toccato anche il Sud Italia, non senza polemiche e scontri con piccoli e grandi gruppi di contestatori del capo del Carroccio.
Sì, perché se al Nord Salvini potrebbe fare cappotto di seggi uninominali e proporzionali, al Sud le cose sono diverse e bisognerebbe fare i conti con il resto della coalizione. Berlusconi e Meloni insieme fanno milioni di voti che al Sud potrebbero dare la spinta per buttare giù anche i Cinquestelle.
Un Sud che vive come inedita la presenza di Salvini potrebbe rifugiarsi nel partito della Meloni.
In tutto questo si insinua un retroscena: il M5S, colpito alle spalle da Salvini, starebbe valutando la possibilità di realizzare una nuova maggioranza con quella parte di Pd che fa capo a Renzi più la sinistra estrema di Grasso e Boldrini. Non un Governo di scopo (elettorale) ma un Governo di legislatura. A quel punto Salvini sarebbe costretto all’opposizione e a rinsaldare i ranghi della coalizione di Centrodestra, maggioritaria nel Paese.
In tutto questo, al Sud potrebbe subentrare nei giochi il Governatore siciliano Nello Musumeci, che con il suo movimento politico “Diventerà Bellissima”, dato al 5/6% regionale in Sicilia, potrebbe coprire Salvini e la coalizione facendo scattare tutti i seggi uninominali in caso di voto anticipato.