Le Monde dedica un lungo ritratto a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dotata – si legge sulla testata francese – “di un tasso di simpatia record”, “l’oggetto da mesi di un interesse crescente in Italia e all’estero”.
Meloni “riesce a far esistere il suo partito all’estrema destra malgrado la Lega“. “In questo momento tutti la vogliono”, scrive il quotidiano, ricordando la sua apertura della National Conservatism Conference a Roma e la sua partecipazione al National Prayer Breakfast di oggi a Washington.
“L’irruzione in primo piano” della Meloni “ha di che sorprendere”, nota il giornale. Ma se qualcuno pensava che l’ascesa di Matteo Salvini l’avrebbe condannata ad un ruolo minore, “oggi nessuno si pone più la questione“: “Giorgia Meloni ha conquistato il suo spazio politico”.
Secondo Le Monde a spiegare l’ascesa della leader di Fratelli d’Italia, che ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi, è prima di tutto “una certa forma di coerenza politica“; Fdi, infatti, viene ricordato, ha scelto di non entrare nel governo di coalizione fra Lega e M5S. Così “i postfascisti hanno avuto agio a denunciare un’intesa contro natura con un movimento estraneo alle tradizioni della destra”. Una costanza che secondo i sondaggi d’opinione ha pagato, rivolgendosi “ai delusi della Lega e a battaglioni di transfughi della destra moderata”.
Per ora l’elettorato di Lega e Fdi sembra complementare, continua il giornale, ricordando come il partito della Meloni sia forte al Sud dove la Lega non riesce a prendere radice. Ma andrà sempre così? Le Monde cita lo storico Giovanni Orsina, secondo cui ora la gerarchia fra Salvini e Meloni è chiara e potrebbero governare assieme, ma “se la Lega scende mentre Fratelli d’Italia continua a salire, allora sarà molto complicato, per l’uno come per l’altra”.