Non si può rimanere impassibili davanti la faccia dell’ipocrisia. Le lacrime farisee di quest’ignobile uomo meritano le parole più offensive e denigranti, per tutti quegli innocenti che ha offeso nella loro dignità, a cui è stata strappata per sempre la propria vita, a cui è stata infangata irrimediabilmente la reputazione in nome della sua personale ed arrogante concezione dell’uso indiscriminato della privazione della libertà come arma moralizzatrice della società.
Le sue misere lacrime infide, abbrancate dal volgare esempio di una popolarità esumata di un governo non eletto, non possono che suscitare ribrezzo da parte di chi crede nei più alti e nobili valori della libertà, di chi conviene che la necessità di consegnare i colpevoli alla giustizia non può e non deve giustificarsi con neanche un solo innocente in galera, e di chi ritiene che nel provare pietà per i responsabili di questo scempio della giustizia non se ne celebra il debito rispetto.
Discussione su questo articolo