Condivido le preoccupazioni di giornalisti ed esperti come Daniele Capezzone riguardo alle politiche europee che ci possono danneggiare seriamente. Queste politiche sono dei veri e propri siluri contro l’Italia.
Per esempio, l’Unione Europea ha deciso di dire no alle insalate in busta. Questo rischia di danneggiare le aziende di zone come le Province di Brescia e di Bergamo, nelle quali si producono prodotti di questo tipo. Riguardo alle automobili, l’Unione Europea vuole imporre l’uso di auto elettriche dal 2035. Questo danneggerà il comparto del settore automobilistico.
E la casa? Dal 2030, chi non avrà agito secondo i criteri europei riguardo all’efficientamento energetico degli immobili in suo possesso non potrà affittare o vendere questi ultimi.
Non parliamo del settore agroalimentare. L’Unione Europea attacca il nostro settore agroalimentare con scelte quantomeno discutibili. Pensiamo, per esempio, alle farine di grilli, alla carne coltivata e al Nutri-Score. Quest’ultimo boccia tanti dei nostri prodotti agroalimentari, definendoli “non salutari”. Al contrario, lo stesso Nutri-Score ritiene “salutari” prodotti confezionati e ricchi di panna ed additivi. Ma scherziamo? Questo distruggerà tutto il nostro settore agroalimentare.
Come se tutto ciò non bastasse, la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde alza i tassi di interessi sui mutui, e non solo, e dice che i Governi nazionali non dovranno più aiutare le famiglie.
Insomma, questa Unione Europea sta attaccando diritti fondamentali, come il diritto di proprietà, in nome della stabilità e dell’ambiente. L’Unione Europea sta facendo tutto ciò per ideologia, un’ideologia che porterà solo povertà. Anzi, porterà miseria e l’Italia sarà uno dei Paesi più colpiti da questa ondata.