I due leader del Centrodestra si sono incontrati ad Arcore. Già questo un forte e significativo segnale dell’influenza detenuta ancora dal presidente di Forza Italia nei confronti del compare leghista. Obiettivo un “incontro informale”, ricostruzione fallita al momento in cui vengono resi noti gli ospiti e i temi. Sul tavolo le elezioni Amministrative e Regionali, le Riforme economiche del Governo (di cui Berlusconi non fa parte), il ramo telecomunicazioni che tanto interessa al leader azzurro. Sarebbe stato tutto “quasi” normale se all’incontro non avesse partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Il ruolo di Giorgetti
Nessuna giustificazione che tenga: Giancarlo Giorgetti era li a fare da notaio, da collettore politico ed istituzionale tra i due leader. E soprattutto, rappresenta – oltre che il Governo, che osserva e prende atto della discussione tra i due – un’immagine plastica (opportunamente evitata di essere pubblicizzata dagli spin doctor di Salvini) di un Silvio Berlusconi ancora centrale nella vita politica e di questa Legislatura. Fino ad arrivare al nodo Rai, ancora non del tutto sciolto, e i cui voti di Forza Italia in Commissione Vigilanza risultano essere determinanti.