“Rispondiamo in maniera positiva all’appello di Zingaretti. Noi ci siamo ma vogliamo trasparenza e atti veri, non enunciazioni di principio o programmi che lasciano il tempo che trovano”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Giuseppe Simeone, in risposta all’appello all’Assemblea della Pisana del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha chiamato tutte le forze politiche a un lavoro comune per costruire il Lazio del Futuro grazie ai fondi che arriveranno dall’Europa.
“Vogliamo che si definiscano un modello di sanita’ che aspetta la gente del Lazio e un modello di sviluppo per far ripartire le imprese, perche’ senza la ripartenza del mondo produttivo e’ difficile distribuire solidarietà – ha aggiunto Simeone – Su queste cose Forza Italia c’e’ ma vogliamo atti che producano qualcosa, non siano fumo negli occhi dei cittadini del Lazio e mettano nero su bianco quello che si vuole fare”.
RIFIUTI, PIANO LAZIO VALIDO SE OGNI PROVINCIA SARÀ AUTOSUFFICIENTE
“L’idea di Forza Italia e’ che il Lazio debba essere autosufficiente nella gestione dei rifiuti, che non vanno portati in altre parti. Tutto cio’ che produciamo dobbiamo smaltirlo qui e gli ambiti territoriali ottimali che saranno costituiti dovranno essere autosufficienti: nessun Ato deve portare i rifiuti in casa di altri”: così Simeone alla vigilia dell’inizio della discussione in Aula sul piano regionale dei rifiuti 2019/2025.
“Il concetto e’ ‘Se non vuoi che altri portino i rifiuti da te, i tuoi devi smaltirli in casa’. Se varra’ questo principio il piano regionale dei rifiuti avra’ una sua validita’, altrimenti saranno tutte ‘chiacchiere e distintivo’ – ha aggiunto Simeone – Noi pensiamo che il Lazio debba essere diviso in sei Ato, uno per ogni provincia piu’ quello di Roma Capitale. Questo per garantire tutte le province che nessuna andra’ in casa di altri. Nemmeno Roma, che deve restare in casa propria”.
SANITÀ | NEL LAZIO E’ COMPROMESSA, SERVE MODELLO PER OGNI PROVINCIA
“La sanita’ nel Lazio e’ a dir poco compromessa. Quella che ereditiamo e’ ferma al 2007, ma con i tagli che si sono susseguiti da allora ad oggi l’offerta sanitaria e’ molto piu’ scadente rispetto a quando fu firmato il commissariamento. Dobbiamo definire un modello di sanita’ per ogni provincia per migliorarlo, non per dare una ‘romanella’”. Così Simeone, che è anche presidente della commissione Sanità della Regione Lazio.
“Noi siamo per migliorare la qualita’ in ognuna delle province della nostra regione, l’asticella del servizio deve alzarsi – ha aggiunto – Bisogna partire dai territori, cercare di aumentare la prevenzione e mettere i filtri necessari a evitare che tutte le persone vadano negli ospedali, perche’ da soli non possono fronteggiare tutto cio’ di cui i territori hanno bisogno”.
Proprio la costituzione dei diversi modelli provinciali della sanita’ laziale sara’ oggetto del lavoro della commissione presieduta da Simeone: “La priorita’ sara’ migliorare la qualita’ dei servizi, definire un modello per ogni provincia e definire gli atti perche’ si vada in quella direzione. Ci sono diverse proposte di legge ferme in commissione perche’ da 12 anni questo Consiglio non aveva piu’ la competenza sulla sanita’. Da quando ci sara’ la firma sull’effettiva uscita dal commissariamento, il Consiglio sara’ nuovamente immesso nei proprio poteri e ovviamente c’e’ n’e’ di carne sul fuoco: speriamo di non farla bruciare ma di creare qualche opportunita’ per il bene del Lazio”.