Bufera politica nel Lazio. Gli assessori Pdl della Regione si sono dimessi, rimettendo le deleghe nelle mani della Presidente della Regione Renata Polverini. Hanno rimesso il loro mandato in segno di protesta contro la decisione del Consiglio dei ministri di impugnare il piano casa gia’ approvato dal consiglio regionale. Una scelta “’incomprensibile” e “che mette in discussione uno dei punti qualificanti del programma elettorale, come piú volte ribadito dallo stesso Presidente Berlusconi”, scrivono gli assessori in una nota.
Da parte sua Renata Polverini, dopo la presentazione delle dimissioni degli assessori pidiellini, ha voluto sottolineare che in questo momento, “purtroppo”, da parte del governo Berlusconi c’è “un atteggiamento ostile a questa Regione e probabilmente al suo modo di agire che e’ quello di dare risposte concrete nel rispetto del programma elettorale". La presidente del Lazio lancia quindi “un appello affinche’ questa Regione non venga privata di uno strumento di rilancio per lo sviluppo del territorio”, come quello del Piano Casa. Dopo qualche minuto, è la stessa Polverini ad informare di aver ricevuto “la telefonata del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che ha detto che vuole vederci nelle prossime ore".
Ma intanto l’opposizione all’interno della Regione si fa sentire: "La reazione isterica della giunta Polverini, di fronte la decisone del governo di impugnare il Piano Casa, rende evidente tutto il fallimento politico del modello Lazio, che evidentemente non convince nessuno": parole di Guglielmo Abbondati, coordinatore regionale di Sinistra ecologia e liberta’ del Lazio. "Le dimissioni in blocco degli assessori Pdl sono la conferma definitiva dello stato di confusione e caos in cui si trova la Giunta Polverini, e nel quale purtroppo stanno abbandonando il Lazio”.
L’eurodeputato Potito Salatto, membro dell’assemblea nazionale di Fli, dichiara in una nota: “Fermo restando che non si capisce quali deleghe siano state restituite da alcuni assessori alla presidenza, visto che a tutt’oggi sono detenute dalla Polverini e non assegnate ai titolari, l’apertura della crisi regionale e’ la conseguenza naturale di una gestione autarchica del potere esercitato finora dalla Polverini stessa”.
“Da tempo – aggiunge Salatto – sottolineiamo che la politica e’ mediazione, moderazione, partecipazione, coinvolgimento, intelligenza. Immaginare di governare una regione come il Lazio con autosufficienza, presunzione e arroganza, fuori da ogni rapporto con il governo nazionale e i suoi rappresentanti, e’ semplicemente folle e ha ovvie ricadute negative per i cittadini del territorio".
I consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino-Pannella Federalisti europei, commentano così quando successo in giunta: “Le dimissioni degli assessori del Pdl del Lazio finiranno in una sceneggiata. Magari fossero dimissioni irrevocabili. Anche la restituzione delle deleghe e’ una sceneggiata, posto che fino a poco tempo fa la presidente Polverini non aveva dato alcuna delega, salvo che al suo assessore Cetica".
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