A volte in Italia si verificano strane coincidenze; spesso la giustizia (che io scrivo con la g minuscola) si incrocia con le campagne elettorali. Così arrivano avvisi di garanzia a un politico candidato o cose simili. In questo scorcio di campagna elettorale si sta iniziando da un paio di belle regioni amministrate dal centro-destra: il Lazio, che è già saltato e la Lombardia con l’arresto ieri di un assessore. Poi si stanno aprendo i cassetti della regione Piemonte, amministrata dal governatore Cota. Chissà, forse a qualcuno verrà in mente di controllare anche qualche regione rossa.
Un’altra strana coincidenza è proprio di oggi: la condanna nei confronti del governatore Formigoni a pagare una multa di 900 euro al partito radicale per diffamazione. E’ cosa da poco 900 euro, ma ne avrà altri 110.000 per le spese legali. E’ pur sempre una condanna che probabilmente serviva per far traboccare il vaso e costringerlo alle dimissioni. Non giudico, sia chiaro, nè le persone, nè gli amministratori, nè la magistratura, ma trovo singolare che emergano torbide vicende quando ci si appresta ai blocchi di partenza per un’ennesima competizione elettorale.
Che sia tutto un mondo che fa venire il vomito, non ci sono dubbi. Era solo una riflessione a voce alta a mezzo stampa.
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