L’Italia non è un paese per giovani. Sempre più difficile trovare lavoro e non serve nemmeno inviare curriculum a destra e a sinistra, perché praticamente vengono sempre ignorati. E tanto scelgono di partire e andare all’estero.
Dalla prima analisi Coldiretti/Ixe’ su ‘I giovani italiani, la vita e il lavoro’, presentata al Salone della creatività Made in Italy in occasione della consegna a Roma dei premi per l’innovazione Oscar Green, emerge che i giovani che si sono dati alla ricerca attiva del lavoro nell’ultimo anno hanno presentato in media 14 “curriculum”, ma una percentuale del 34% per rassegnazione e sfiducia non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro.
“Se il valore medio e’ elevato, non va pero’ sottovalutata la presenza di una minoranza del 5% di giovani che durante l’anno ha ricevuto oltre 50 porte sbattute in faccia, risposte mancanti o negative, di fronte alla richiesta di lavoro”.
“L’invio dei curriculum – sottolinea Coldiretti – resta il canale principale usato dai ragazzi per cercare lavoro, davanti al passaparola e agli annunci sui social, mentre le agenzie di lavoro interinale si trovano solo al quarto posto e nessuno indica ormai i concorsi, sempre più sovraffollati, come possibilità per trovare impiego”.
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Tanti giovani italiani alla fine scelgono la fuga all’estero, anche perché “il 72% dei giovani under 35 dichiara di conoscere qualcuno che ha trovato lavoro grazie alle raccomandazioni”. Così il 34% si dice disposto a cambiare nazione per trovare un impiego e un 22% è convinto che il suo futuro sarà all’estero.