Dal 29 al 31 marzo, l’UGL (Unione Generale del Lavoro) terrà il suo terzo congresso a Roma al Centro Congressi dell’Hotel Ergife. E’ un importante appuntamento per questa organizzazione sindacale, anche perché avviene con alcuni mesi di ritardo rispetto alle date statutariamente previste: infatti, il congresso doveva tenersi a giugno del 2010, ma la candidatura e poi l’elezione dell’allora segretario generale Renata Polverini a presidente della Regione Lazio ha costretto al rinvio della celebrazione dell’evento congressuale.
Il congresso sarà presieduto dell’attuale segretario generale Giovanni Centrella, eletto nel maggio del 2010 in temporanea sostituzione di Renata Polverini: ma la sua rielezione è praticamente certa, in quanto la sua gestione di questi ventidue mesi è stata molto positiva ed ha conseguito la pressoché totalità dei consensi interni. Centrella ha peraltro una lunga e sperimentata esperienza sindacale, essendo stato prima rappresentante aziendale e poi segretario nazionale dell’importante categoria dei metalmeccanici.
L’UGL si presenta a questo congresso con molti risultati positivi a suo vantaggio. Innanzitutto vi è stata la vicenda FIAT, con la stipula dei contratti aziendali di Pomigliano e Mirafiori ed il successivo referendum confermativo approvato dalla maggioranza dei lavoratori. In quelle occasioni, l’UGL si è dimostrata determinante con la sua accettazione del contratto e con la partecipazione al referendum.
Poi vi è stato l’accordo con la Confindustria del 28 giugno 2011 che ha stabilito la possibilità di stipulare contratti aziendali anche parzialmente difformi (ovviamente esclusi i principi generali del diritto del lavoro e la retribuzione minima contrattuale) dal contratto nazionale per introdurre contenuti specifici ed adatti all’attività produttiva dell’azienda, a cominciare dalla partecipazione ai risultati economici aziendali.
Successivamente vi sono state le elezioni nel pubblico impiego, che hanno visto l’UGL conquistare la rappresentatività in quel settore così importante della vita nazionale.
Infine, vi è stata la recente trattativa sulla proposta di riforma delle norme sul lavoro da parte del governo Monti, elaborate dal ministro Fornero. L’Ugl è stata parte attiva al tavolo tecnico della trattativa, unitamente alle altre confederazioni ha contribuito a migliorare il testo iniziale, e soprattutto è stata determinante nel rifiutare la sottoscrizione dell’accordo per la nota questione del trattamento dei licenziamenti per presunti motivi economici in base all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Quel rifiuto ha comportato l’adesione compatta di tutte e quattro le confederazioni, ed ha costretto il governo a trasferire in un ordinario disegno di legge parlamentare un progetto che avrebbe voluto presentare come decreto legge.
Al congresso nazionale dell’UGL è prevista la partecipazione di molte autorità del mondo del lavoro e della politica. Sono già stati confermati gli interventi di Renata Polverini, quale governatrice del Lazio; di Gianni Alemanno, quale sindaco di Roma; del ministro del lavoro Elsa Fornero; del ministro dello sviluppo economico Corrado Passera; del ministro dell’istruzione Francesco Profumo; degli ex-ministri del lavoro Maurizio Sacconi (PDL) e Cesare Damiano (PD); del direttore generale della Confindustria Giampaolo Galli; ed ovviamente degli altri tre segretari generali Raffaele Bonanni (Cisl); Luigi Angeletti (Uil); Susanna Camusso (Cgil).
La base di discussione del congresso sarà un articolato documento congressuale in cui si delineano i problemi economici e sociali del momento: la sfida globale ed il capitalismo finanziario; il sistema Italia tra crisi dell’Europa e mancato sviluppo; la politica economica industriale ed energetica; il mezzogiorno; la politica della famiglia; la previdenza; il ruolo del sindacato e la centralità del lavoro.
E’ bene anche ricordare che l’Ugl è articolata su tutto il territorio nazionale, con unioni provinciali e regionali, e con federazioni di lavoratori che rappresentano tutte le categorie economiche, firmando i relativi contratti; ha migliaia di eletti nelle rappresentanze sindacali unitarie ed aziendali; dispone di un efficiente Patronato, l’ENAS, con uffici aperti anche all’estero, del CAF e di un Ente di formazione. L’UGL è anche presente nel CGIE (Consiglio generale degli italiani all’estero) con un proprio rappresentante.
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