Sono ore decisive per la riforma del mercato del lavoro, in cui si rincorrono voci di modifiche al disegno di legge per quanto riguarda il nodo più controverso e discusso, quello dei licenziamenti economici. Ma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani non vede profilarsi grandi novità rispetto all’impostazione data dal governo. "In questi giorni ho cercato di lanciare messaggi di ragionevolezza ma per ora – afferma – non c’è nessuna concreta novità sulla riforma del lavoro e in particolare sulla modifica dell’articolo 18. Spero – aggiunge Bersani – ce ne possano essere nei prossimi giorni". Alle parole del segretario democratico, replica indirettamente il ministro del Welfare Elsa Fornero, che precisa: "Spero sia pronto al massimo per domani mattina", afferma a margine di un convegno parlando del disegno di legge, sottolineando che dal suo punto di vista "è praticamente pronto", ma che ne deve ancora parlare con il presidente del Consiglio Mario Monti: "Ci sono molti argomenti, molto complessi, e ognuno deve essere guardato".
La Cgil, intanto, è sempre sul piede di guerra: "Il problema – spiega la leader del sindacato di Corso d’Italia – non sono i tempi ma i contenuti e se come temiamo nel documento che sarà varato dal governo ci sono soluzioni che non prevedono il reintegro nel caso di licenziamenti illegittimi, continueremo le nostre iniziative affinché venga modificato". La Camusso sottolinea inoltre che "il Pd ha una posizione ben precisa, speriamo – aggiunge – che si traduca in soluzioni positive". Il segretario della Cgil replica invece duramente ad Angelino Alfano e afferma – rievocando le parole del segretario del Pdl – che le forze politiche che non vogliono "farsi dettare l’agenda dalla Cgil" hanno "poca attenzione alla società". A proposito della raccolta di firme annunciata dalla Lega nord contro la riforma delle pensioni e la riforma del mercato del lavoro, invece, la Camusso accusa il Carroccio di "demagogia". Alle parole della leader sindacale replica a stretto giro il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: "Respingiamo al mittente le arroganti critiche della Camusso ad Alfano che, come tutto il Pdl, ascolta la società, tutta la società. Mentre la Cgil e la Camusso – sottolinea – ascoltano, poco e male, solo alcuni. Noi vogliamo equità per dipendenti pubblici e privati, ascoltiamo il lavoro autonomo e le professioni, non alimentiamo odio di classe come la Cgil e le sue aree più estremiste".
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