Luigi Angeletti, leader della Uil, intervenendo a ‘L’arena di Giletti’ su Rai 1, chiede che vengano scritte "norme chiare, non interpretabili, applicabili" per la riforma del mercato del lavoro e, in particolare, il tema dei licenziamenti. E’ invece inaccettabile "il ragionamento perverso" che si fa sostenendo che "siccome le norme non riusciamo a scriverle in maniera chiara, le aboliamo".
Per i licenziamenti, dice il numero uno del sindacato di via Lucullo, "ci devono essere delle motivazioni scritte in maniera chiara per cui il rapporto si puo’ rescindere: l’azienda va male, il reparto va male, quel lavoratore non va mai a lavorare". Ma, avverte Angeletti, "va lasciato in maniera chiara che si deve evitare l’arbitrio" da parte dell’impresa.
Altro tema toccato dal sindacalista è l’evasione fiscale, "il principale problema economico del nostro paese. Se oggi il 30% dei giovani non trovano lavoro e’ per via dell’evasione. Se lo stato riuscisse a recuperare anche solo la meta’ del presunto totale dell’evasione in Italia pari a 110 miliardi di euro, sarebbe gia’ un grande passo in avanti’. E la pressione fiscale? "L’aumento delle tasse produce forti danni sul sistema paese".
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