A Napoli vi è stata una notte di scontri tra venerdì e sabato scorso. Riguardo a questo brutto episodio, alcune cose debbono essere dette. In primo luogo, si deve esprimere solidarietà alle forze dell’ordine. I poliziotti ed i carabinieri meritano ogni rispetto perché rischiano la vita ogni giorno per mantenere l’ordine e garantire la sicurezza. Ogni attacco alle forze dell’ordine deve essere condannato senza se e senza ma.
In secondo luogo, però, le proteste non possono essere ignorate. I “giornaloni” parlano di “manifestazione voluta dalla camorra” e quant’altro. La realtà è ben diversa. Ad iniziare la manifestazione sono stati baristi, ristoratori e titolari di altre realtà imprenditoriali che vedono in un secondo lockdown la fine delle loro attività e le perdite di posti di lavoro e di PIL. C’è molta rabbia e le istituzioni hanno il dovere di ascoltare i cittadini.
Che poi in una manifestazione di legittima protesta si siano inseriti anche i facinorosi dei centri sociali, neofascisti, hoolingans e pezzi di realtà criminali è vero. Tuttavia, si deve stare molto attenti. Bisogna fare attenzione a bollare come “criminale” la manifestazione.
Tempo addietro, la ministra degli Interni Lucia Lamorgese aveva parlato di un rischio di tensioni sociali. Come ha detto anche il giornalista Nicola Porro, quanto accaduto a Napoli potrebbe essere stato un “antipasto” di ciò che potrebbe accadere in futuro.