Caro direttore,
per il 7 ottobre è stata calendarizzata la discussione alla Camera dei Deputati in quarta lettura riguardante il taglio dei Parlamentari. Essendo appunto la quarta lettura, al netto di grosse sorprese, non ci dovrebbero essere problemi per l’approvazione della riforma.
Credo che tutti siamo d’accordo sul fatto che uno sfoltimento di Parlamentari sia necessario, l’obiettivo è trasversale, pertanto mette d’accordo tutti. Ciò che però divide è la scellerata decisione di diminuire anche i parlamentari eletti all’estero. No, questo proprio non va.
Non va perché quando fu approvata la legge per la circoscrizione estera, noi italiani iscritti all’Aire eravamo intorno a 4 milioni, così fu deciso per una rappresentanza di 6 Senatori e 12 Deputati. Ora invece siamo 6 milioni; con questa diminuzione di Parlamentari, i Senatori scendono a quattro, mentre i Deputati scendono a otto.
Non va – dicevo – perché è impensabile che un Senatore eletto all’estero debba rappresentare 1 milione 500 mila Italiani e un eletto in Italia intorno a 300 mila. Ancora, un Deputato eletto all’estero rappresenta un bacino di 700 mila elettori, un Deputato eletto in Italia ne rappresenta solo 150 mila.
Anche gli stolti evidenziano questa enorme differenza. Allora alla base di quest’analisi, mi/ci rivolgiamo a tutti i Parlamentari eletti in Italia e all’estero: prima del dibattito alla Camera dei Deputati, presentate una modifica degli Art. 56/57 della Costituzione, dove si chiede di portare il numero degli eletti all’estero dagli attuali 6 Senatori e 12 Deputati a 10 Senatori che rappresenterebbero un bacino elettorale di 600 mila elettori, comunque il doppio del bacino di chi viene eletto in Italia. I Deputati portarli a 20, in rappresentanza di 300mila elettori, che sarebbero comunque il doppio di chi viene eletto in Italia.
A conclusione di questa equa e legittima richiesta, spero/speriamo che le forze politiche del l’arco costituzionale presente in Parlamento prendano a cuore questa ridistribuzione di rappresentanza per la circoscrizione estera. Il mio/nostro appello va comunque a tutti, ma soprattutto agli attuali eletti all’estero, indipendentemente dalla propria appartenenza: siete chiamati ad essere uniti e a presentare la richiesta di modifica degli Art. 56/57 della nostra Costituzione, che va appunto nella direzione dell’aumento degli eletti nella circoscrizione estera.
Vediamo chi di voi avrà il coraggio, la volontà, anzitutto la responsabilità, di depositare questa forte e legittima modifica Costituzionale. Invito tutti voi a raccogliere questo accorato appello.
*Italia nel Cuore