Una premessa rigorosa, da liberale assoluto, come sempre: anche nella vita sessuale, penso che chiunque debba avere la possibilità di comportarsi come meglio creda, senza sopportare il fastidio di critiche e moralismi, a condizione – come sempre – di non arrecare male, problemi e disagi agli altri.
Quindi, su Lapo Elkann e il suo nuovo, pubblico incidente che ha riempito le pagine dei giornali al di qua e al di là dell’Oceano cosa penso?
Il suo unico torto è stato quello di comportarsi in modo tale che gli altri siano venuti a conoscenza dei suoi gusti sessuali e non solo, della sua curiosa invenzione di dirsi vittima di un rapimento, con la bizzarria di chiedere 10mila dollari di riscatto.
Per il resto, non entro assolutamente nelle valutazioni delle sue scelte, delle preferenze e delle abitudini.
Concordo con quanto ha scritto Aldo Busi: “Chi introduce la morale negli ormoni inevitabilmente introduce gli ormoni nella morale: non avremo né una sana morale nelle cose pubbliche, né un sano sesso nelle cose private”.
PRUDENZA E CRUDELTÀ DEI MASS MEDIA La prima riflessione è sul giornalismo. Se esistono le motivazioni per scrivere e proporre un pezzo di cronaca, penso che la cronaca debba essere fatta con correttezza, con tutti gli elementi essenziali o importanti. Quindi, da una parte trovo deplorevole che (a parte i siti web, e non mi stupisco, ormai l’informazione completa è lì) sui giornali televisivi e di carta stampata non sia stata pubblicata la fotografia del transessuale, partner di Lapo Elkann. Eccola qui, a fianco, è l’immagine di Curtis McKinstry (Marie McKinstry, come donna). Per altro verso, trovo inevitabili le battute, volgari o divertenti, le vignette, i disegni, i video sulla penosa vicenda. Ma deploro alcuni eccessi di severità o addirittura di crudeltà, così come elementi di piaggeria e prudenza nei confronti dell’illustre giovanotto e della sua importante famiglia.
Discussione su questo articolo