Maurizio Landini, leader della Fiom, intervistato da ‘Repubblica’, sostiene che Matteo Renzi "e’ peggio di Berlusconi. Perche’ di fronte al dissenso di tre milioni di persone che scesero in piazza per difendere l’articolo 18, Berlusconi si fermo’ capendo che non aveva il consenso. Renzi non si e’ fermato. Renzi, come Berlusconi, non ha il consenso di chi lavora. Renzi sta attuando il programma dettato della Confindustria e dalla Bce nella famosa lettera dell’agosto 2011".
Un Landini sempre più politico e sempre meno sindacalista. Cosa ne pensa Susanna Camusso, leader Cgil? “Ci sono temi su cui e’ bene fare iniziative piu’ larghe possibili ma noi dobbiamo fare il nostro lavoro che e’ rappresentare i lavoratori".
Camusso parla cosi’ dell’incontro di ieri con Landini: "Abbiamo avuto una riunione in cui abbiamo confermato l’impostazione sindacale sulle iniziative sul Jobs act e la necessita’ di rilanciare i temi dell’occupazione, degli ammortizzatori sociali e del contrasto a leggi sbagliate". Camusso ribadisce che la Cgil presentera’ una "proposta di legge per un nuovo statuto dei lavoratori e se necessario lo supporteremo anche con forme abrogative ma – avverte rispetto al tema del referendum contro il jobs act – il cuore e’ la proposta di un nuovo ordinamento del diritto del lavoro che e’ stato ampiamente saccheggiato dal governo". C’e’ come dice Landini un pericolo democratico? "È indubbio che c’e’ una torsione rispetto al rapporto con il Parlamento. L’idea che il potere legislativo stia tutto nel governo e non nel Parlamento e’ distante dal dettato costituzionale".
Intanto Renata Polverini, Forza Italia, anche lei un passato da sindacalista, ad Agorà su Rai3 commenta: "E’ vero che molte esperienze sindacali si sono trasformate in impegno politico, ma alla fine di un’esperienza e portando un bagaglio accumulato in anni di battaglie. La posizione di Landini, invece, lascia intravedere un passaggio diretto influenzato anche dalle esperienze spagnole e greche. Ma le difficolta’ della Fiom non nascono con Renzi e Landini forse ha pensato di strumentalizzare il Presidente del Consiglio tentando di portarlo dalla sua parte per scalzare in qualche modo la Camusso".
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