Maurizio Landini, Segretario Generale della FIOM, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Sulla sua Coalizione Sociale: "Stiamo lavorando nella giusta direzione. Coalizione Sociale è davanti a un processo che deve coinvolgere le persone, le associazioni, mettendo in campo azioni nei territori. Proprio in questi giorni stiamo provvedendo a realizzare un primo appuntamento importante per la lotta per il reddito di dignità, per fare in modo che ci sia una spesa sociale che affronti le esigenze di chi ha più bisogno. Dobbiamo riunire ciò che si sta dividendo, a partire dal mondo del lavoro. Qualcuno sta tentando di denigrare la nostra azione, ma dobbiamo avere la pazienza di costruire nei territori pratiche concrete di mutualismo. I diritti che sono stati conquistati nel corso degli anni oggi vengono messi pericolosamente in discussione, è chiaro che questo vuol dire anche sul piano della cultura ricostruire un sentire sociale dell’agire collettivo".
Sulle dichiarazioni di Renzi che ha detto che entro dieci anni l’Italia può contare, in Europa, più della Germania: "Mi sembra una frase senza senso. L’Europa in questo momento non c’è, di fatto chi sta dando le carte è la Germania e il Governo sta semplicemente applicando quelle che sono le linee dettate dall’Europa. Quelli di Renzi mi sembrano luoghi comuni che non vogliono dire nulla, spot, proclami di cui non capisco il senso. Cosa vuol dire, Renzi? Che porteremo i salari dei lavoratori italiani ai livelli dei lavoratori tedeschi?".
Da Landini un’opinione sul caso Volkswagen : "Se c’è stata una truffa chi l’ha fatta deve pagare, ma quanto è accaduto dimostra che se si lasciano decidere solo le imprese non si va da nessuna parte. Non si può chiedere a chi ha creato questo modello di essere in grado di formarsi senza un intervento pubblico, della società, che tenda a rimettere al centro l’interesse del bene comune. Il Governo Renzi sul piano sociale rappresenta una pericolosa regressione. Sul caso Volkswagen, il rischio è che a rimetterci alla fine siano soprattutto i lavoratori".
In chiusura una battuta sulle accuse lanciate da De Luca (Governatore della Campania) a rai 3 e al Fatto Quotidiano: "Io credo che il problema sia quello, al contrario, di difendere e praticare la libertà d’informazione. Vedo un rischio in questa fase di un ritorno al controllo dell’informazione e alla messa in discussione della libertà di stampa, che invece è un qualcosa che deve essere garantita. Si rischia di tornare ad una tv di regime, quando passa l’idea che per fare le cose c’è un pensiero unico e viene denigrato chi non è d’accordo":
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