Da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della Borsa Internazionale del Turismo (Bit) di Milano emerge che oltre 1/3 della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola. Insomma, se si è in vacanza nel BelPaese non si può evitare di conoscere la cultura culinaria del posto, così italiani e stranieri scelgono di consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi. Senza dimenticare, naturalmente, lo street food, cibo di strada e specialità enogastronomiche varie.
Per la prima volta l’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico, con un impatto economico che raggiunge nel 2018 i 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici.
Secondo quanto rileva Coldiretti, il cibo rappresenta ancora e sempre di più il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy.
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che i tesori enogastronomici sono delle vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell’omologazione e falsificazione, ha dichiarato: “L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare, che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”.