Gianfranco Rotondi su HuffPost dice la sua su quanto sta accadendo nel centrodestra. Per lui “Salvini è onesto e schietto”, ma di certo “non può essere il nostro leader alle prossime elezioni politiche”, “non può essere il leader dei dc del centrodestra, e nemmeno di Forza Italia”.
“La verità – prosegue Rotondi – è che questo non è il centrodestra di Berlusconi. Proviamo a fare il gioco delle differenze, e di qui discenderanno le ragioni del nostro no alla leadership di Salvini”.
“Prima differenza: Berlusconi ha alleato destra missina e lega secessionista, ma le ha costrette a una evoluzione”. “Seconda differenza: Berlusconi era leader perché fondatore della coalizione”, mentre il Matteo padano “si è infilato nel governo populista di Di Maio. Ne è uscito quando ha creduto di potersi annettere in un sol colpo centrodestra, governo e Quirinale, ed è finito sugli scogli. Davvero non si è rivelato un condottiero affidabile e vincente”.
“Terza differenza: Berlusconi curava la coalizione, Salvini no”. “Quarta differenza: Berlusconi cercava di condizionare i partiti alleati, ma li rispettava. Salvini li disprezza, non perde occasione di umiliarli. Quinta differenza: Berlusconi coltivava la coalizione come unione di partiti, Salvini vede se stesso e il suo popolo”.
Dunque, “ce ne è abbastanza per un garbato rito di congedo: buona fortuna a Salvini, ma alle elezioni politiche le nostre strade si dividono”. Finirà davvero così?