Mentre i TG grondano lacrime ed accuse per il disastro umanitario di Crotone (banale il debutto della Schlein, anche lei già con il solito ritornello “dimissioni dimissioni”) è indubbio che quando succedono tragedie come quelle di domenica cresce un profondo di senso di colpa collettivo tra tutti gli italiani.
Poi, mercoledì sera, “Striscia la Notizia” fa passare un servizio da Milano dove, in metropolitana, cinque ragazze extracomunitarie dell’est – che non dovrebbero più essere nel nostro paese perché già in possesso del “foglio di via” e “presumibilmente incinte” – si producono in un folle saccheggio e borseggio violento a danno dei passeggeri, rubando tutto il possibile.
Inseguite dalle telecamere, tra lo sconcerto dei controllori ATM e gli applausi dei passeggeri, è la stessa troupe di Striscia la Notizia a fermarle consegnandole – tra sputi, insulti e diti medi contro i cameraman e la troupe TV- a un presidio della polizia municipale.
Poco tempo dopo le cinque delinquenti (non trovo altro modo di chiamarle) sono rilasciate però in pompa magna, libere e ancora più agguerrite, perché consapevoli che a carico loro non si può fare nulla. Immediatamente si rimettono “al lavoro”, questa volta su un tram, ricominciando con i borseggi, e gli atti di vandalismo, prendono a calci e a pugni l’inviato di Striscia la Notizia, gli rompono la telecamera, il tutto sotto gli occhi terrorizzati dei passeggeri.
La prima domanda è cosa commenterebbe su questi episodi la gentile new leader del PD Ms. Elly Schlein. Che cosa proporrebbe di fare e come si comporterebbe? Chiederebbe le dimissioni del sindaco Sala? A seguire qualche domanda proprio all’ineffabile sindaco di Milano Giuseppe Sala, radical-chic ma che evidentemente in metro non ci va mai, perché se lo avessero assalito o borseggiato almeno una volta forse si renderebbe conto di cosa accade nella “sua” città, perfino in pieno centro e in pieno giorno, visto che il servizio di “Striscia la Notizia” documentava i borseggi tra le fermate di San Babila e Cairoli.
Eppure è questa la verità quotidiana di una qualsiasi metro d’Italia, dove i cittadini pagano il biglietto e qualcuno invece scavalca impunemente i tornelli davanti ai guardiani che – se intervengono – sono picchiati. La Milano dove si butta tutto per terra alla faccia del “green”, dove la piccola delinquenza, lo spaccio, il borseggio sono la realtà quotidiana e dove i controllori se ne stanno blindati nei loro box, perché altrimenti rischiano pure di essere brutalmente aggrediti, come ho personalmente costatato alla stazione MM di Lampugnano.
E noi, con il macigno dei nostri sensi di colpa, che cosa siamo in grado di dire se non “Poverine” a queste delinquenti straniere che arrivano qui solo e soltanto per delinquere e non possono poi essere di fatto perseguite, arrestate, detenute, espulse?
Sono convinto che la gran parte dei migranti morti a Crotone fossero brava gente desiderosa solo di lavorare e di scappare dalla guerra, ma c’è anche l’altra faccia dell’immigrazione di cui non si vuole mai parlare perché non è “chic” ed invece colpisce la gente che poi dice “basta” e quindi diventa cinica anche davanti ai naufragi. Siamo pronti ai sensi di colpa, ma qualcuno sta davvero approfittando, politicamente e moralmente, di una situazione sempre più esplosiva. Dirlo, però, è “qualunquismo” . Perché alla fine troppe volte il cittadino “normale” passa per colpevole e il delinquente, invece, ha ancora ragione.