Nel romanzo satirico “La Fattoria degli Animali” di George Orwell, pubblicato nel 1945 e la cui lettura dovrebbe essere raccomandata ai giovani d’oggi, l’amara conclusione è che la legge principale che doveva guidare la fattoria “Tutti gli animali sono uguali”, viene modificata così: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
Sono passati ottant’anni, il pericolo del comunismo contro cui scriveva Orwell si è dissipato (almeno per quanto riguarda l’Occidente), ma oggi sta espandendosi una nuova forma di dittatura, che dalle grandi università, dai media principali, dai centri di potere economico-finanziari e infine anche da quelli politici, vuole imporci il suo pensiero unico e totalizzante, che certamente è molto lontano dalla compiuta democrazia che, debellato il nazismo e allontanato il comunismo, noi anziani ci eravamo illusi dovesse vigere nel mondo occidentale.
Nominalmente esiste libertà di opinione, ma, tra chi vuole fermare l’immigrazione incontrollata che rischia di travolgere la nostra identità culturale, e coloro che invece pretendono una politica di porti aperti, i secondi si considerano “più uguali degli altri”.
Tra chi difende il diritto alla vita di chi è stato concepito e coloro che lo negano, i secondi si considerano “più uguali degli altri”.
Tra chi si oppone alla cancel culture e coloro che vogliono riscrivere la Storia, i secondi pretendono essere “più uguali degli altri”.
Tra chi ritiene che il riscaldamento globale sia legato a ere cicliche e eventi cosmici, e coloro che sostengono sia invece per colpa delle umane attività, i secondi si ritengono “più uguali degli altri”.
Ancora: tra chi vuole mantenere libertà di pensiero e coloro che vogliono imporci quello da loro ritenuto “politicamente corretto”, i secondi si sentono “molto più uguali degli altri” e, dato che comandano in tanti centri di potere, censurano, allontanano o licenziano tutti coloro che non si adeguano ai loro dettati.
Romano Prodi, riferendosi al convegno di Fratelli d’Italia, scrive che “invitare Musk e Vox significa vivere in un mondo diverso”. Lui certamente si ritiene appartenere all’eletta schiera di coloro che non sono diversi, bensì sono più uguali degli altri. Fortunatamente per noi, Prodi e i suoi sodali oggi sono all’opposizione, almeno in Italia, e non possono arrivare a decidere chi sia o no invitato in casa d’altri.
Il pensiero unico sembra voler portare allo sradicamento di tutti i valori su cui si è basata ed affermata nei secoli la civiltà occidentale. Ed oggi i suoi principali nemici sono cresciuti e si trovano nel suo stesso seno.
Spetta contrastarli a chi non vuole rinunciare alle proprie radici e non intende rinnegare il proprio passato, con l’orgoglio di sapere che la Democrazia e la rivoluzione industriale e scientifica sono nate in Occidente. La prima, in altri lidi non ha molti sostenitori. Ma della seconda si sono beneficiati tutti i popoli della Terra. E lo si deve ricordare anche a tutti coloro che vorrebbero censurare le nostre biblioteche ed abbattere le statue di Cristoforo Colombo.