Da Lampedusa ancora tragedia. Continuano ad arrivare profughi dal Nord Africa, persone che fuggono da guerra e carestia. Un rimorchiatore ha segnalato in serata un barcone con a bordo circa 300 profughi subsahariani. La Guardia costiera, sulla carretta del mare, ha trovato il cadavere di un immigrato.
L\’imbarcazione è stata trovata nel Canale di Sicilia, ad un novantina di miglia da Lampedusa. Da Catania è subito partito un elicottero della Capitaneria di porto che ha raggiunto la barca per lasciare ai profughi in difficoltà acqua e viveri. Da Lampedusa sono partite quattro motovedette per portare a terra gli extracomunitari ridotti ormai allo stremo. Una delle motovedette ha fatto ritorno proprio pochi minuti fa: a bordo 80 profughi, molti di loro in pessime condizioni fisiche, disidratati e molto magri. Alcuni non riescono neppure a camminare e devono essere trasportati in barella. Chi è più grave, viene portato al poliambulatorio diretto da Pietro Bartolo.
Fra i profughi soccorsi, anche una donna incinta. "Eravamo trecento, ma un centinaio, soprattutto donne, non ce l\’hanno fatta e gli uomini sono stati costretti a buttare in acqua i loro corpi", racconta una supersite.
Il barcone era partito lo scorso sabato, e per un guasto tecnico – secondo le testimonianze raccolte – sarebbe stato in balia delle onde per giorni. Sempre sabato scorso, sarebbero partiti altri 4 barconi, dei quali però si sarebbero perse le tracce.
La tragedia di profughi affamati e in cerca di una vita migliore continua. Ma l\’Italia è pronta ad accoglierli tutti?
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