"Oggi, dopo alcune settimane di lavoro, siamo riusciti a far giungere a Roma il primo gruppo di sopravvissuti della tragedia dello scorso 3 ottobre a Lampedusa". A dirlo è il sindaco della capitale Ignazio Marino durante la conferenza stampa in Campidoglio per comunicare l’arrivo dei richiedenti asilo provenienti dalla Sicilia.
Sono 89, e non 91, come indicato in un primo momento, i superstiti – tutti eritrei – che da questo pomeriggio sono ospiti nella città eterna, accolti da Marino e dall’assessore al Sostegno sociale e sussidiarietà, Rita Cutini, all’aeroporto di Fiumicino e, poco prima di salire a bordo di due pullman che li hanno accompagnati al centro di accoglienza, il sindaco ha consegnato loro una lettera.
"La accogliamo come accoglieremmo un fratello – scrive Marino nella lettera – perché noi così La consideriamo. Un fratello che in un momento drammatico della propria vita ha bisogno dell’aiuto dei suoi fratelli lontani, che sono pronti a offrire ospitalità e solidarietà umana".
Roma Capitale ha attivato un conto corrente di solidarietà per la raccolta delle donazioni. Sono stati in molti ad aderire all’appello di solidarietà. "Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, – ha detto il sindaco – si metterà a disposizione per offrire opportunità di lavoro. Altri professionisti poi, hanno dato la loro disponibilità ad offrire aiuto".
Marino ha poi sottolineato il bisogno di portare il problema dell’immigrazione "al centro dell’ agenda politica europea, soprattutto il prossimo anno quando ci sarà il semestre di presidenza dell’Unione europea". "La Sicilia – continua Marino – non è la periferia dell’Italia ma l’avamposto del continente europeo nel Mar Mediterraneo".
Il primo cittadino ricorda che "la Bossi-Fini non è una legge adeguata per affrontare una delle sfide epocali del nostro tempo" e che "la risposta a questa emergenza planetaria non sono le navi da guerra, ma un cambiamento di mentalità". Per difendere la privacy dei sopravvissuti, non è stato reso noto dove sono stati trasferiti, ma, ha spiegato Marino, "staranno insieme in una struttura unica". "Ci hanno raccontato le loro storie drammatiche – racconta il primo cittadino – senza mai perdere il sorriso. Noi li accogliamo per offrire loro non solo ospitalità, ma una nuova opportunità nella vita". Alcuni dei superstiti sono trattenuti dalla magistratura come testimoni dei fatti accaduti, ma l’assessore Cutini ha annunciato che "un secondo gruppo arriverà prossimamente a Roma" e ricorda che "per ciascuno dei sopravvissuti è previsto un costo di 35 euro al giorno di cui il 20% è a carico di Roma Capitale".
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