Piace agli italiani l’agriturismo per le festivita’ natalizie ma a farla da padrona sara’ Capodanno dove non mancano gia’ casi di ‘tutto esaurito’. In particolare sara’ premiata la ristorazione dall’agriturista natalizio che, mai come in questo periodo dell’anno, si dimostra sensibile al buon cibo genuino, alla natura, alla sostenibilita’ e alla qualita’. A fare il punto della situazione e’ Agriturist, associazione di Confagricoltura, che traccia il borsino delle prenotazioni natalizie regione per regioni.
Partendo dal Mezzogiorno si registra il tutto esaurito gia’ da meta’ ottobre in Campania, non solo in Costiera ma anche nelle zone interne, con prenotazioni pervenute gia’ da fine agosto per un soggiorno medio di tre giorni; molto bene anche la Puglia, soprattutto per chi offre anche ristorazione, come anche la Calabria.
Ottimi risultati anche in Sicilia per tutto dicembre, dove si registra il boom a Capodanno con famiglie allargate di 15/20 persone. In linea il trend positivo degli agriturismi di Lazio e Emilia Romagna, ma anche in Toscana, nonostante qui l’offerta superi la domanda, dove sono super gettonati ville storiche e castelli non lontani dalle citta’ d’arte.
n Veneto, dopo un’estate a forte presenza straniera, le festivita’ premieranno soprattutto chi fa ristorazione. Positivi i risultati in Lombardia per la ripresa delle cene aziendali in campagna, bene anche il turismo locale sia a Natale che a Capodanno. In Piemonte, dopo il pienone nell’epoca del tartufo, grande richiesta soprattutto per il Capodanno in montagna, dove gli operatori sperano che ci sia la neve. Richiestissimo il Trentino che va verso il tutto esaurito, mentre soffrono Umbria e Marche a causa del terremoto, anche nelle zone lontane dal sisma.
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