La vittoria a Ladispoli di Alessandro Grando è stata netta. Sfiorando il 60 per cento dei consensi, Grando, 35 anni, ha mandato a casa una classe dirigente arrogante nella gestione della cosa pubblica e sorda di fronte alle critiche e alle richieste della cittadinanza.
C’è tanta buona politica, nella bella vittoria di Alessandro, che ha saputo costruire dal nulla un progetto vincente. Ci è riuscito perché è stato capace di coinvolgere la gente e ha percepito la richiesta di cambiamento, perché ha attorno a sé una squadra di collaboratori preparati e affidabili, perché ha riempito di contenuti, e non di insulti, la sua campagna elettorale, al contrario dei suoi sfidanti. Quei contenuti sono stati ritenuti validi e credibili dagli elettori, che hanno premiato Grando eleggendolo sindaco con un ampio consenso.
Già alla sola ipotesi della sua candidatura alla guida della città i vecchi notabili avevano reagito con sarcasmo, irridendo all’idea, ubriachi di superbia. Non avevano capito, i presuntuosi, che la macchina del tempo li aveva già relegati al ruolo di fantasmi, parvenze di un passato da dimenticare.
C’è tanta politica, nel trionfo di Grando, dicevo, ma c’è soprattutto tanto cuore. Passione. Entusiasmo.
La spinta iniziale è stata senza dubbio la consapevolezza di un disagio generale che reclamava il cambiamento, ma c’era anche nella sfida ai potentati locali l’intima convinzione di potercela fare, perché anche se sei Davide contro Golia, se hai la forza e il coraggio delle tue idee, nessuno ti può fermare.
Ma quella di Alessandro Grando, consentitemelo, è anche una bella favola a lieto fine. C’è lui, giovane e promettente consigliere comunale, che decide di lanciarsi contro la cosiddetta nomenklatura e vince alla grande, sostenuto dalla sua bella famiglia, da suo padre in prima linea, e da un folto gruppo di amici e collaboratori. Ricordiamo le foto di famiglia pubblicate sui giornali nei mesi scorsi, di Alessandro Grando e signora con i loro splendidi figli, a simboleggiare il tratto distintivo della sua politica aperta alla società del futuro e al tempo stesso attenta ai valori tradizionali. Immagini che, come le idee del neo-sindaco, hanno certamente conquistato tanti Cuori Ladispolani.
Ladispoli con Alessandro Grando Sindaco sembra già un’altra città
Adesso toccherà a Grando e ai suoi dimostrare di essere capaci di governare il cambiamento con la stessa coerenza dimostrata in campagna elettorale. In bocca al lupo e buon lavoro.
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