Dal numero di giugno di Litorale Oggi, il periodico della Costa Nord di Roma
Bella città, Ladispoli: clima e paesaggio baciati dalla natura, una grande piazza dal respiro salmastro, le strade alberate del centro, i giardini, il lungomare. E poi la spiaggia, la sabbia terapeutica, la piacevole brezza nei giorni più caldi. E però, come una bella donna da tempo trascurata, la nostra città rivela ad occhi più attenti e sensibili un volto sciupato e un’anima stanca.
Le strade dissestate e i tanti angoli sporchi, in cui si accumulano rifiuti lasciati dai vagabondi che nessuna istituzione pubblica mostra di voler avvicinare per imporre almeno il rispetto delle regole di civiltà, sono le ferite più gravi inferte alla nostra cittadina; e la collettività sembra non avere più voce per chiedere un cambiamento. Gli immigrati (clandestini?) che espongono abusivamente la propria merce contraffatta in pieno viale Italia, nascondono gli oggetti quando arriva la finanza per il breve tempo necessario al passaggio delle auto e li riprendono subito dopo, certi di essere tollerati, come per un tacito accordo. La riserva naturalistica del bosco di Palo, una concentrazione di verde pubblico che tutti i cittadini vorrebbero potere sfruttare al massimo, è abbandonata a se stessa, e i luoghi dedicati al tempo libero e frequentati da bambini ed anziani diventano proprietà di gruppi di vandali che si divertono a distruggere e imbrattare.
Il nostro territorio deve essere curato, protetto e valorizzato. Questo è il compito di un’amministrazione efficiente. Quella che non c’è.
Sul numero di giugno di Litorale Oggi avete potuto leggere anche un’inchiesta sul degrado e l’incuria che affliggono Ladispoli. Abbiamo raccolto alcuni degli allarmi che ci sono arrivati da parte di cittadini residenti e siamo andati a renderci conto personalmente di come stessero le cose. Ci siamo trovati davanti una situazione che non avremmo mai immaginato. Fotografie di una città abusata e abbandonata.
Quando le cose non funzionano responsabile è il governo. Quello centrale, certamente, che ai Comuni ha tolto ossigeno e risorse. Ma lo è soprattutto quello locale, che dovrebbe dare attenzione al territorio. Questa amministrazione comunale non lo sta facendo, chi non se ne rende conto è cieco o è spudoratamente di parte. Come quei consiglieri eletti con il centrodestra che un bel giorno si sono svegliati e hanno deciso di fare da stampella a una maggioranza di centrosinistra. E’ il famigerato patto del Nazareno che ha contagiato anche la nostra città. Gente eletta da una parte che oggi sostiene una politica che non è quella per cui è stata votata dai cittadini. A Ladispoli è successo anche questo.
La nostra speranza è che i cittadini non si dimentichino, al momento opportuno, di chi li ha traditi. C’è davvero bisogno di aria nuova per ridare vita al nostro territorio e alla nostra bella città.
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