“Prima che inizino beceri chiacchiericci rompiamo gli indugi per ribadire, come abbiamo già sostenuto, che la nostra coalizione è formata da tre liste e con queste tre liste arriveremo fino al 25 giugno. Da soli, fino alla fine della campagna elettorale, senza inciuci e senza accordi di potere”. Lo dichiara in una nota Alessandro Grando, candidato sindaco di Cuori Ladispolani, a proposito del ballottaggio a Ladispoli, comune alle porte di Roma.
“I cittadini hanno premiato la nostra credibilità, che viene dalla coerenza con la quale ci siamo presentati da subito a loro, il teatrino della politica e la compravendita delle poltrone non ci interessa. Siamo determinati a vincere la nostra battaglia elettorale e lo faremo senza calpestare i nostri ideali”.
“Niente di personale contro nessuno – assicura Grando -, tutte le posizioni politiche sono legittime e praticabili, perfino le alleanze più impensabili che si vanno delineando in queste ore nel centrosinistra. Ma noi cerchiamo altro, il nostro obiettivo è semplicemente quello di realizzare il programma che abbiamo presentato ai ladispolani, quel programma che presenta tantissime affinità con quelli di molte forze politiche che non sono arrivate al ballottaggio. E’ insieme a questa parte sana del paese che pensiamo di sconfiggere il sistema. E’ a loro che rivolgiamo il nostro appello ad andare a votare per mettere fine a venti anni di declino e clientelismo”.
“Gli unici con cui vogliamo apparentarci sono i nostri concittadini – sottolinea il candidato sindaco -, facciamo quindi appello a tutte le forze libere della città e soprattutto a quel 45% di ladispolani che domenica scorsa sono rimasti a casa. Il 25 giugno capita un’occasione più unica che rara, quella di mandare a casa quei politici responsabili di venti anni di malgoverno della nostra città. Chi non andrà a votare potrebbe poi rimpiangere la sua scelta, chi non andrà a votare per il nostro progetto di città rinuncia al futuro di Ladispoli, perché l’alternativa – conclude Alessandro Grando – è solo quella di lasciarla nelle mani dei soliti speculatori”.
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