Salvini è il più richiesto, seguito da Di Battista e Di Maio, ma anche la Meloni e Marchini hanno la loro fetta di torta che La 7 offre generosamente a chi è garanzia di antirenzismo. Il povero Giachetti e’ l’ospite sgradito che ci si costringe a invitare almeno una volta al banchetto per cercare di nascondere la grande abbuffata voluta dai padroni di casa. Un bombardamento al governo degno di una guerra santa, senza esclusione di colpi.
Quando si parla di poteri occulti non si sa bene a chi si alluda. A chi trama nell’ombra per sovvertire le istituzioni democratiche? Ridicolo, se si pensa che è del tutto evidente quanto le istituzioni democratiche siano in pericolo in tutto il mondo cosiddetto libero. Tra l’indifferenza generale.
Direi piuttosto che i nostri poteri occulti siano da cercare tra i media, non tanto la stampa quanto le televisioni, che in modo subliminale orientano l’opinione pubblica per condizionarne le idee e le scelte. Perche’ la stampa è schierata e chi beve alla sua fonte ha già deciso quale acqua comprare. Ma il pubblico televisivo e’ una massa informe di plastilina facile da plasmare a proprio piacimento. È la televisione la più pericolosa sorgente di plagio collettivo, con i suoi finti sondaggi e i suoi astuti strapagati conduttori di fiction politiche.
In queste scenografiche cene delle beffe abilmente orchestrate, una certa Raggi, giovane donna sconosciuta ai più e certamente digiuna delle capacità amministrative necessarie per governare la città più popolosa e disordinata d’Italia, da mesi risulta largamente vincente su candidati verosimilmente più esperti e perfino onesti. E che dire di quel noto istigatore di folle verdi di rabbia, tale Matteo Salvini, che viene invitato una sera sì e un’altra pure ad esporre bizzarre irrealistiche teorie su una fiscalità praticamente incapace di garantire servizi, su una gestione dei flussi migratori degna di Gengis Khan, sul triste destino dell’Europa dei popoli sognata dai nostri padri miseramente fallita ai suoi occhi strabici.
No, non crediamo possibile che un canale televisivo di un Paese come il nostro, che vuole progredire in civiltà e umanità, si affanni ad affidare le sorti del governo a codesti personaggi, l’uno scialbo e eterodiretto, l’altro presuntuoso e arrogante. Cosa può esserci dietro tanta leggerezza se non un disegno di sovvertire la stabilità e giocare cinicamente al massacro per scopi tutt’altro che nobili? Non sarà la P2, nemmeno la P3 o la P4, ma può essere una sorta di gara tra ricchi proprietari di frequenze e ambiziosi editori che puntano al potere e finanziano il dissenso per sostituirsi al governo che criticano, brillare di luce piu’ intensa e rendersi ancora piu’ visibili. Perché la ricchezza e il potere non saziano mai.
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