Passo decisivo per il riconoscimento definitivo da parte dell’Unione europea di un piatto simbolo del terremoto del Centro Italia: la salsa ‘amatriciana tradizionale’, fatta “secondo il metodo di produzione e la ricetta secolare del comprensorio di Amatrice”. La Commissione europea ha infatti pubblicato oggi, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, la domanda di registrazione della futura Specialita’ tradizionale italiana che dopo il suo riconoscimento ufficiale sara’ garantita contro imitazioni e falsi.
Il carattere tradizionale dell’amatriciana Tradizionale – sottolinea il testo ufficiale – e’ legato agli ingredienti impiegati (dal pomodoro al guanciale ) e al metodo specifico di preparazione utilizzato tradizionalmente nel comprensorio dei Monti della Laga, dai quali la preparazione trae origine. Di fatto, si riconosce che la popolazione di Amatrice ha dato vita ad uno dei piatti piu’ conosciuti della tradizione italiana rielaborando ed arricchendo un’antica preparazione pastorale, con l’introduzione del pomodoro intervenuta all’inizio del 1800.
Da oggi, secondo la normativa europea, coloro che vorranno sollevare obiezioni alla registrazione della salsa ‘Amatrice tradizionale’, avranno tre mesi per farlo. Superata quella data, e se nessuno avra’ sollevato riserve, l’eccellenza agroalimentare italiana potra’ essere iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche (Dop-Igp) e Specialita’ tradizionali garantite (Stg) di cui l’Italia e’ leader in Europa.
“Da oggi stop alle polemiche sull’uso della definizione ‘All’amatriciana’, che diventa ufficialmente sinonimo di tradizione e di qualita’. Lo sancisce l’Unione Europea, che, al termine di un lavoro che ho seguito fin dal 2014, ha pubblicato sulla sua Gazzetta ufficiale il disciplinare che regola l’uso della denominazione ‘amatriciana tradizionale’ riferendolo alla storica ricetta tramandata di generazione in generazione nella nostra terra”. Lo dichiara in una nota Sergio Pirozzi, presidente della XII commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio Regionale del Lazio.
“Quindi, niente piu’ sterili polemiche con rinomati chef da reality show – aggiunge – niente piu’ uso dispregiativo per fare polemica politica, solo tradizione e buona cucina. Ringrazio gli ex ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina e Gian Marco Centinaio per la disponibilita’ bipartisan, nonche’ l’europarlamentare Nicola Procaccini, che ha seguito con cura l’ultima parte dell’iter a Bruxelles. Li aspetto tutti ad Amatrice, per un piatto di amatriciana tradizionale”.