Nasce fra gli italiani nel mondo un’iniziativa nel segno dell’italianità. Un gruppo di giovani italiani all’estero, guidati da Biase Liguori, un ingegnere ambientale lucano residente a Copenaghen, ha lanciato l marchio “Made by Italians”, destinato a diventare presto un naturale prolungamento della dicitura “Made in Italy” che, dagli anni ottanta ad oggi, è diventata il terzo marchio più noto al mondo dopo Coca-Cola e VISA.
“Made in Italy” nacque da un processo di rivalutazione e difesa dell’italianità dei prodotti al fine di contrastare la falsificazione della produzione artigianale e industriale italiana, soprattutto nei quattro tradizionali settori di moda, cibo, arredamento e meccanica (automobili, disegno industriale, macchinari e navi), in Italiano noti anche come “Le quattro A” da Abbigliamento, Agroalimentare, Arredamento e Automobili, settori che rappresentano i caratteri strategici dell’Italia, in cui ancora oggi si possono evidenziare centri di eccellenza e successo imprenditoriale che tutto il mondo invidia.
Il marchio contraddistingue manufatti di buon gusto, fatte “a regola d’arte”, con spiccata sensibilità creativa nel solco della tradizione storico, culturale ed artistica del territorio italiano. In sostanza certifica il valore aggiunto delle produzioni italiane, rispetto ad altre situazioni e produzioni concorrenti, dato da questa tradizione sposata all’innovazione.
Tutto questo è universalmente riconosciuto come valido per quanto prodotto dagli italiani in Italia, ma non è che un italiano quando attraversa la frontiera nazionale, cambi il sua DNA fatto di gusto per il bello ed il buono e della ricerca dell’eleganza e della qualità.
Parte da questa constatazione la creazione del marchio “Made by Italians”, per fare scoprire l’autenticità della tradizione italiana all’estero, per rendere immediatamente riconoscibili le attività come “veramente fatte da italiani”.
Se questa identificazione e contraddistinzione è lo scopo primario, gli ideatori di “Made by Italians” vogliono anche organizzare e gestire un network di professionisti qualificati provenienti da differenti settori fare incontrare una comunità di appassionati dell’italianità con una solida rete di attività creazione di un’accogliente community e di una solida rete, attive non solo sul web, affinchè utenti e professionisti di diversi settori e ambienti possano incontrarsi, mettere insieme storie personali e condividere professionalità e passione.
La cucina italiana è senza dubbio uno degli aspetti dell’italianità da preservare e valorizzare e in questo senso l’appello lanciato da Copenaghen è stato prontamente raccolto dall’altra parte del mondo. In Argentina da quatto anni viene organizzata con grande successo la Settimana della Cucina Italiana di Buenos Aires, che, dalla prossima edizione, si fregerà del marchio “Made by Italians”. (Controcorrente)
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