Non smette di tremare la terra nel catanese, in Sicilia. Allo stesso tempo, prosegue l’attività vulcanica dell’Etna: dai crateri sommitali si alzano ancora intense colonne di gas e cenere lavica, che non impatta, però, con l’attività dell’aeroporto internazionale di Catania che continua ad essere aperto ed operativo.
Gli strumenti dell’Ingv hanno registrato alle falde dell’Etna una decina di scosse, ma di bassa intensità. La più forte di magnitudo 2.7 è avvenuta alle 7.15 a circa 7 chilometri a nord est di Adrano.
Il sisma delle 3.19 di notte del 26 dicembre scorso è considerato dall’Ingv come uno dei terremoti più energetici mai registrati sul vulcano.
Nel pomeriggio il presidente Nello Musumeci ha convocato la Giunta regionale di governo per dichiarare lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza. Oggi sui luoghi colpiti dal terremoto arriveranno i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.