L’eruzione dell’Etna iniziata lo scorso 24 dicembre, proprio nella vigilia di Natale, non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. I sismografi dell’Ingv, infatti, nella notte hanno registrato sei terremoti, cinque a Zafferana Etnea e uno a Milo, di magnitudo modesta.
Quello di maggiore energia, magnitudo 2.0, alle 03:41 a Zafferana Etnea. Non sono stati registrati danni a cose o persone.
L’attività sismica sembra comunque essere diminuita. I valori del tremore dei condotti interni del vulcano, che segnalano l’energia del magma in risalita, sono ulteriormente calati, attestandosi su dati quasi rientranti nella norma. In diminuzione anche la fase effusiva con la lava ferma nella desertica valle del Bove.
L’attività stromboliana invece è ancora presente da crateri e bocche sommitali, con esplosioni ed emissione di una vistosa colonna di gas e cenere lavica. L’aeroporto Fontanarossa continua a restare operativo.
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Intanto, a ventiquattro ore dal terremoto 5.1 che ha colpito i paesi dell’Etna, uomini e mezzi sono entrati in azione lungo l’autostrada A18 Catania-Messina, fratturata all’altezza dello svincolo di Acireale a causa dei movimenti di faglia collegati alla scossa. Gia’ alle 7 di ieri un’impresa specializzata, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, ha dato inizio ai lavori di ripristino del manto stradale.
Dopo il sisma si e’ formato una sorta di dosso e l’asfalto si presenta sconnesso in piu’ punti.
“Dopo il terremoto siamo intervenuti su più fronti – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – disponendo cosi’ un intervento urgente per ridurre al minimo i disagi lungo l’A18, con l’obiettivo del rapido ritorno alla normalita’ di una arteria autostradale strategica per l’intero versante orientale dell’Isola”.