“Il governo impegnato a trasferire i fondi ai consolati per le task force – Il Ministero dell’Economia ha risposto in aula ad una interpellanza presentata da Fabio Porta (PD) e sottoscritta da oltre trenta deputati…”. Ecco cosa siamo costretti a sopportare – una illusoria cantilena – dopo più di quattro anni di una legislatura che vede i tre parlamentari brasiliani dare un forte appoggio al governo.
Non solo. Sono anche tre anni che le famiglie sono costrette a pagare una tassa odiosa sulla cittadinanza, senza vedere nient’altro che peggiorare le condizioni della rete consolare e diminuire ulteriormente il personale a disposizione della comunità italiana, soprattutto in Brasile.
E ora che tutto questo tempo è passato inutilmente e che la vigilia delle elezioni è alle porte, quale slogan si inventeranno i nostri cari rappresentanti in parlamento per la prossima campagna elettorale? “Votate Pd che lotteremo per la fine della tassa sulla cittadinanza… che noi stessi abbiamo creato!”; “Votate PD che metteremo fine alle file per la cittadinanza e i passaporti!”; “Votateci… noi appoggeremo tutte le proposte di governo che impongono tagli alle risorse destinate agli italiani all’estero, ma saremo presenti in Parlamento al 100% delle sedute, per fare bene il nostro dovere… a vostro favore, s’intende!!!”.
Oggi – ma accadrà nel 2018 se va tutto bene – ci restituiranno forse il 30% delle somme pagate (diciamo pure confiscate!): una vera elemosina, e questi nostri rappresentanti in parlamento sembrano molto soddisfatti! Chi vogliono prendere in giro, questi “signori parlamentari delle nostre tasse”? Dovremmo forse essere contenti perchè ci restituiscono 90 euro dei 300 che ci hanno costretto a pagare? Ci fanno proprio ridere!
E’ una vera truffa sulla pelle dei nostri connazionali che non risolverà in nessun modo il problema delle file! Il problema delle file dovrebbe essere risolto dal governo, che dovrebbe fare qualcosa che non ha fatto in tutto il suo mandato: ossia GARANTIRE il diritto costituzionale alla cittadinanza italiana a chi spetta.
Fino alle prossime elezioni, i “signori parlamentari delle nostre tasse” andranno avanti con tuonanti OdG, petizioni on line infuocate, sperando di salvare i propri voti per il 2018, e continueranno a criticare strumentalmente chi s’impegna a protestare, a chiedere soluzioni, risposte chiare, a metterci la faccia in piazza per dire: BASTA FILE! VOGLIAMO DIGNITÀ!
Luis Molossi, coordinatore MAIE Brasile
Discussione su questo articolo