Matteo Salvini, al termine delle consultazioni al Quirinale, ha detto: “Non pensiamo a governi a tempo, improvvisati, raccogliticci, lavoriamo a un governo che duri cinque anni e che abbia l’interesse italiano come priorità, riportare l’Italia a contare a Bruxelles senza inseguire le scelte franco-tedesche che non hanno fatto bene all’economia italiana”. “Ci sono scadenze internazionali che spero di affrontare da premier”, ha aggiunto.
Quello con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “è stato un incontro assolutamente positivo”, ha proseguito il leader della Lega, “abbiamo espresso una linea costruttiva. Molti sono venuti qui a dire dei no, noi al presidente della Repubblica abbiamo detto dei sì”.
Salvini ci ha tenuto a sottolineare che al Carroccio “più che i posti, interessano i programmi: riforma delle pensioni, riforma del lavoro e il tema dell’autonomia e delle riforme istituzionali che sarà centrale”.
Al Quirinale insieme a Salvini c’erano i capigruppo della Lega di Camera e Senato, Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio.
Ma quale potrebbe essere il governo possibile? Salvini, pur non escludendo le elezioni anticipate, ha ribadito ciò che ha detto più volte nei giorni scorsi, “si parte dalla coalizione di centrodestra, unitaria”, quella “che ha vinto le elezioni”. Ma se vogliamo un governo che duri, “i 5stelle vanno coinvolti”. Una cosa deve essere chiara a tutti, “noi andiamo in Parlamento se ci sono dei numeri certi. Io continuerò a incontrare tutti e ascoltare tutti. Settimana prossima anche formalmente. Bisogna fare come per i presidenti delle Camere. Faremo di tutto per dare un governo stabile al Paese”.
PASSEGGIATA NEL CUORE DI ROMA
Al termine delle consultazioni Salvini ha lasciato il Colle a piedi, terminando la sua passeggiata in un palazzo di via delle Botteghe Oscure per mangiare un panino. Sorpresa e ilarita’ tra turisti e romani per la camminata di Salvini e il gruppo di cronisti al seguito. Qualcuno ha chiamato per nome il leader della Lega e lui si e’ fermato a stringere mani e ringraziare, pregando i giornalisti di non insistere con le domande. “Ho smesso di fumare e mi fa bene camminare”.