Sono arcinote le motivazioni che portarono Berlusconi a lasciare il governo, se poi ci mettiamo anche quel "chiacchiericcio" sul complotto la cosa diventa solo vomitevole. Purtroppo, prima di lasciare la poltrona, su insistenze della sinistra, "dell’imparziale" Napolitano, della Francia e degli USA, il Cav dovette appoggiare l’intervento contro Gheddafi. Orbene, da quando Berlusconi ha lasciato il governo a gente "irreprensibile, capace, lungimirante e saggia", cosa è cambiato? Tutto e in peggio.
Oltre al tracollo della nostra economia, gli aumenti di tasse e la gente che si ammazza perchè non riesce a salvare la propria azienda, dobbiamo annoverare anche la tragedia che si consuma ogni giorno nel canale di Sicilia, in quanto la tela di accordi tessuta da Berlusconi nel Nord Africa, è andata, come si suol dire volgarmente, a puttane, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Il fatto che né la sinistra né tantomeno Napolitano abbiano il coraggio ed il senso civico di ammettere l’errore commesso è veramente penoso.
Ora è in atto il secondo episodio per distruggere quanto costruito da Berlusconi in politica internazionale, cioè gli accordi con Putin. L’Italia aderendo alla stolta politica dell’Ue, intesa a stabilire delle sanzioni alla Russia per il caso della Crimea, non fa altro che decretare la fine delle nostre esportazioni in Russia. Se questa non è demenza che cosa è? Di certo non lungimiranza, al massimo si può definire un atteggiamento da calabraghe nei confronti dell’Ue. Possibile che il costo delle cinture e degli stringali sia salito tanto da non poter essere acquistati dai nostrani pollacchioni da batteria?
A completare il quadro dell’ottusità, con la quale alcuni vedevano l’operato del governo Berlusconi, è la recente notizia relativa a Bertolaso, forse tra i più capaci capi della Protezione civile che abbiamo avuto: il suo caso è stato archiviato, poichè egli è risultato estraneo ai fatti contestatigli in merito a dei lavori alla Maddalena.
Questo desolante quadro è incorniciato della vergognosa figura che l’Italia tutta sta facendo sul caso dei due Marò.
Che dire: forza sinistra, si continui pure, anche usufruendo di magistrati amici, a demolire quello che c’è di buono, ma alla fine il popolo che, tanto ottuso non è, potrà rammentarsi che ogni tanto è necessario raddrizzare le schiene a suon di randellate.
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