La sinistra si è detta contraria al lutto nazionale per l’ex-premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Infatti, per gli esponenti del centrosinistra, Berlusconi è stato divisivo. Purtroppo, a sinistra vi è ancora un certo livore verso l’ex-premier. In alcuni casi, tale livore è palese.
Per esempio, nel giorno della morte di Berlusconi, nel Municipio del Comune di Genova, i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle si sono alzati e se ne sono andati dall’aula durante il minuto di silenzio. Ad Arcore, il locale Circolo Arci si è messo a festeggiare per la morte di Berlusconi. Si sono letti titoli di giornali assurdi, come anche degli articoli di blog. Anche sui social network, si sono letti dei post discutibili e in qualche caso anche aberranti. Non è mancata qualche discutibile vignetta di Vauro come contorno.
Sembra che si sia perso quel sacro rispetto per il dolore dei cari del defunto e per il defunto stesso in quanto persona.
Ieri, è venuta a mancare anche la signora Flavia Franzoni, moglie dell’ex-premier Romano Prodi. Nessuno di centrodestra si permetterebbe di festeggiare per la morte della signora Flavia. Anzi, colgo l’occasione per fare le mie condoglianze all’ex-premier e agli altri familiari della signora.
Penso che ciò sia doveroso. Non sono mai stato un elettore di sinistra, ma non mi permetterei mai di esultare per la morte di un esponente di quella parte politica o di un suo caro. Insomma, si è perso veramente il rispetto per il sacro.
La morte di una persona deve sempre essere trattata con quel sacro rispetto che è sempre dovuto.
Si può essere avversari in politica, ma l’odio personale non è mai accettabile, specie in una logica democratica, anche (come si suol dire) perché si raccoglierà ciò che si è seminato e qualsiasi parola detta e qualsiasi azione fatta (nel bene o nel male) avrà sempre delle conseguenze.
Dall’odio non potrà mai nascere nulla di buono per nessuno, né per chi lo prova né per chi lo subisce. E’ ora di finirla con questo comportamento, che è dannoso per tutti.