“La sicilianità nel mondo come ricchezza culturale (tradizione, storia, territorio, natura) e come possibilità economica (marketing, turismo), per chi, figlio di questa terra, è all’estero e per chi, lontano dalla Sicilia, vive e convive con i siciliani”. Lo ha ribadito Elena Pralia, responsabile regionale del Dipartimento Siciliani all’estero di Forza Italia nel corso della riunione con i componenti, in presenza e in videocall, del Dipartimento.
E’ stata anche l’occasione per presentare i 4 nuovi componenti che collaboreranno con la Pralia. Si tratta di Antonio Dolce, medico di 34 anni che esercita la sua attività professionale all’Ospedale Civico di Palermo e componente del Dipartimento Sanità; Gustavo Jorge Velis, laureato in Scienze biologiche all’università nazionale di Mar de Plata, e laurea Magistrale in Docenza Universitaria presso la Facoltà di Lettere dell’Università Nazionale di Mar del Plata. E’ un esperto Apicoltore nazionale che ha partecipato come relatore ad innumerevoli congressi in ambito biologico/scientifico in diverse nazioni tra le quali Argentina, Italia, Spagna; Luciano Nahuel Fantini, laureato in Scienza della Comunicazione e dell’Arte, dal 2006 collabora con “Prima Voce”, la rivista dei giovani italo argentini di Mar del Plata, riconosciuta dal Governo Italiano. E’ Presidente dell’AGIM (Associazione della Gioventù Italo-Argentina di Mar del Plata); Simone Miccichè, studente universitario presso l’Università degli Studi di Palermo, dipartimento di Scienze Politiche, e fortemente appassionato e attivamente impegnato nella politica locale e nazionale.
“La mission del gruppo – ha spiegato Pralia – è quella di contribuire a rimettere al centro la “sicilianità nel mondo” con diverse iniziative. Avviare opportune interlocuzioni, anche attraverso i Comites, con i rappresentanti dei conterranei nelle diverse nazioni per condividere idee e azioni concrete. Un passaggio fondamentale riguarda lo studio delle possibili soluzioni per l’inserimento di alcune misure sui temi della progettualità del Pnrr, soprattutto in materia di transizione ecologica e sviluppo sostenibile del territorio, per favorire investimenti da parte dei giovani siciliani interessati ad investire nella loro terra d’origine. Altro versante di impegno sarà quello di offrire alla politica e alle istituzioni competenti, nel più breve tempo possibile, un moderno quadro normativo in materia, contestualizzato alle esigenze attuali che superi le leggi regionali del 1975, 1980, con i relativi aggiornamenti.