In Sicilia ci saranno le elezioni sia in alcuni grossi Comuni, come Palermo, che nella Regione. Ora, il centrodestra sembra in ambasce. Per quanto riguarda Palermo, Fratelli d’Italia ha scelto di appoggiare il centrista Roberto Lagalla come candidato sindaco. Forza Italia e Lega sembrano appoggiare Ciccio Cascio. Il nodo è presente anche per quanto concerne le elezioni regionali. Con Lagalla candidato sindaco di Palermo, per le elezioni regionali si potrebbe ricandidare il presidente in carica Nello Musumeci, il quale è voluto da Fratelli d’Italia. Forza Italia vorrebbe appoggiare Lagalla come candidato presidente della Regione. Il partito di Silvio Berlusconi sarebbe disposto a fare ciò anche con l’appoggio di Italia Viva. Sono noti i buoni rapporti tra Forza Italia ed il parlamentare di Italia Viva in Sicilia Davide Faraone.
Dunque, il centrodestra in Sicilia è un cantiere aperto. Potrebbe correre unito dappertutto e vincere, ma potrebbe anche dividersi definitivamente e consegnare l’isola alla sinistra. Quest’ultima cerca l’accordo con il Movimento 5 Stelle, il quale in Sicilia è forte.
La Sicilia è sempre stata un laboratorio politico. Deve essere ricordato che la crisi del Popolo della Libertà, quella che culminò con la brutta scena dello scontro tra il premier fondatore del partito Silvio Berlusconi e l’allora presidente della Camera e cofondatore del medesimo Gianfranco Fini in una direzione nazionale, partì proprio dalla Sicilia.
Il Popolo della Libertà in Sicilia entrò in rotta di collisione con il coordinamento nazionale del partito. Questo mandò in crisi anche la Giunta regionale dell’allora presidente Raffaele Lombardo. Alla fine, quando il cofondatore del Popolo della Libertà Gianfranco Fini fondò Futuro e Libertà per l’Italia, Lombardo fece una giunta tecnica sostenuta da quel partito, dall’Unione di Centro, da Alleanza per l’Italia, dal Movimento per l’Autonomia e dal Partito Democratico. Questo aprì la strada al declino definitivo del Popolo della Libertà (che nel 2013 cessò di esistere) e alla crescita del Movimento 5 Stelle in Sicilia. Dunque, la storia potrebbe ripetersi?