La tanto discussa riforma del catasto causerebbe a molti di noi dei grossi danni, se fosse implementata. Certamente, è vero che circa l’80% degli italiani ha la casa di proprietà, ma è altrettanto vero che non si tratta di abitazioni di lusso o di edifici che danno reddito. Si tratta di case nelle quali si risiede e si fa la vita familiare.
In verità, residenze come castelli, palazzi, ville di lusso o edifici che possono dare reddito sono poche. Una cosa è un castello ereditato da un parente ricco sfondato e ben altro è un appartamento comprato con tanti sacrifici. L’appartamento non dà reddito, a differenza del castello, il quale può essere usato come ristorante o come museo.
La maggioranza delle residenze è costituita da case utilizzate solo dalle famiglie che abitano in esse e che sono state acquistate con grossi sacrifici. Chi ha il palazzo o il castello può permettersi di pagare una tassa senza problemi. Invece, chi ha l’appartamento o la villetta rischia di trovarsi in seria difficoltà. Basta pensare a coloro che hanno acceso dei mutui.
Anche altri potrebbero essere danneggiati dalla riforma del catasto. Basta pensare anche alle imprese che operano nel settore del mattone. Queste imprese non potrebbero lavorare come non potrebbero lavorare coloro che operano nel mercato immobiliare.
Dunque, se fosse implementata, la riforma del catasto sarebbe una stangata per molti. Anche gli affittuari avrebbero dei problemi perché i canoni di locazione aumenterebbero. Le famiglie avrebbero un carico fiscale più pesante, come anche i costruttori, ed il mercato immobiliare subirebbe un duro colpo.
Sarebbe più sensato un provvedimento fiscale come la Council Tax di Londra, una tassa pagata da tutti, proprietari di case ed inquilini, che però serve a finanziare tanti servizi. In poche parole, se ci fosse una tassa simile, ciò che il cittadino pagherebbe gli sarebbe restituito in servizi. Invece, la riforma del catasto rischia di fare un grosso danno a molte famiglie e alle imprese che operano nel settore delle costruzioni. Per questo motivo, essa è profondamente iniqua.